MONTEGRANARO - Una rara opera del maestro del Realismo rinvenuta in un casolare di Montegiorgio. E’ un ritrovamento di grande valore artistico, quello messo a segno dai...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Arcevia, i carabinieri recuperano la "Madonna con Bambino" rubata
Urbino, Barocci recuperato in catalogo con un quadro di Sgarbi: è polemica
A rendere nota la brillante operazione dell’Arma è stato l’avvocato Simone Mancini, che ha tenuto «a ringraziare, anche a nome della parte offesa che difendo, i carabinieri di Montegranaro, con in testa il loro comandante Giancarlo Di Risio, per l’efficacia e per la velocità nelle ricerche». E’ servita una paziente e complessa indagine da parte dei militari, partita un anno fa, a seguito di una denuncia, per mettersi sulle tracce del capolavoro.
Un lavoro che si è protratto per mesi ed ha richiesto una serie di accertamenti che hanno interessato diverse zone marchigiane, sia dell’interno che della fascia costiera, e si sono spinte anche fuori dai confini regionali. Tutto finalizzato a ricostruire il percorso effettuato dal dipinto, fino a riuscire ad accertare la zona in cui era custodito. Al culmine delle verifiche, i carabinieri montegranaresi hanno acquisito elementi sufficienti per accertarsi che l’oggetto delle loro ricerche si trovasse in un casolare di campagna in quel di Montegiorgio e sono andati quasi a colpo sicuro.
La perlustrazione
Quando sono arrivati all’immobile, la perlustrazione dell’abitazione ha dato le conferme che l’Arma attendeva. La “marina” era proprio lì, perfettamente conservata, ed il quadro è stato recuperato. Ora si apre tutta una nuova fase nelle aule di tribunale. Il dipinto, infatti, figura al centro di una intricata vicenda giudiziaria, che vedrà un procedimento aprirsi il mese prossimo. Un capitolo ancora tutto da scrivere, quindi, per arrivare a scrivere la parola fine e consegnare la tela del maestro francese al suo legittimo proprietario. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico