M.Granaro, raffica di multe alle famiglie «Fanno cassa con le tasche degli operai»

L incontro nella sede del calzaturificio Dino Corvari
 MONTEGRANARO - Le aziende veregrensi della zona industriale lungo la Mezzina affilano le armi sulla questione delle multe elevate dai nuovi autovelox. Ieri mattina, nella...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
 MONTEGRANARO - Le aziende veregrensi della zona industriale lungo la Mezzina affilano le armi sulla questione delle multe elevate dai nuovi autovelox. Ieri mattina, nella sede del calzaturificio Dino Corvari, alcuni imprenditori hanno incontrato il senatore Remigio Ceroni e il consigliere comunale di Viviamo Montegranaro Gastone Gismondi per discutere della problematica e cercare una soluzione.


Sono stati coinvolti i legali per capire come potersi muovere visto lo spaventoso numero di sanzioni elevate ai danni di moltissimi dipendenti delle aziende, messe in seria difficoltà dalla questione. «E’ incredibile che la Provincia risponda non con un progetto, magari anche a lungo respiro, atto a modificare l’attuale viabilità per renderla più fruibile e sicura – attacca Gismondi – l’esigenza di fare cassa da parte della Provincia è evidente. Se sono state emesse migliaia di multe nel tratto della Mezzina, e non per caso, nel comune di Montegranaro, un motivo ci sarà. Alla difficoltà di arrivare a fine mese, si vuole far aggiungere lo sperpero del loro stipendio in multe?» La Mezzina, ricorda Gismondi, è stata per anni regolata da un rilevatore della velocita media nel tratto che interessa il solo Comune di Montegranaro e in tutto il periodo nel quale lo stesso era stato sindaco non si registrarono incidenti di rilievo in quel tratto.


«Segno che il tutor funzionava, evidentemente però non portava soldi – spiega il consigliere comunale – qualcuno ha deciso che da rilevatore di velocità media l’impianto venisse trasformato in autovelox, per fare questo è bastato cancellare “tutor” sulla segnaletica esistente, peraltro piuttosto anonima, e senza pubblicizzare questa inspiegabile trasformazione si è proceduto. L’aver poi provveduto alla notifica delle multe 60 giorni dopo ritengo sia una scelta studiata a tavolino. Ci sono stati 60 giorni di cassa continua, utenti ignari del cambio delle regole da parte della Provincia, hanno accumulato anche trenta o quaranta multe di seguito, anche più di una al giorno. Tutti sprovveduti? Forse qualcuno ha giocato sporco». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico