Violenza sessuale dopo il rifiuto della ragazza, operaio fermato dai carabinieri: ora è ai domiciliari

Violenza sessuale dopo il rifiuto della ragazza, operaio fermato dai carabinieri: ora è ai domiciliari
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MONTEGRANARO - Stupro e rapina, bloccato dai carabinieri ora è ai domiciliari. I militari della stazione di Montegranaro, guidati dal luogotenente Giancarlo Di Risio, insieme ai colleghi della caserma di Monte San Giusto, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Macerata arrestando un operaio di 25 anni, di origine somala, residente a Monte San Giusto, accusato di rapina e violenza sessuale. I particolari sull’operazione sono stati resi noti dal tenente colonnello Luigi Di Pilato, vertice del Reparto operativo al comando provinciale di Fermo.

 

Il giovane era stato protagonista, la sera del 5 ottobre scorso, di una violenza ai danni di una connazionale più giovane di un anno che aveva conosciuta in provincia di Ancona, a Falconara Marittima. Quella stessa sera, dopo i primi convenevoli, secondo la ricostruzione della vicenda, l’operaio somalo era riuscito a convincere la ragazza a seguirlo, portandola in un primo momento in un appartamento di Sant’Elpidio a Mare, dove aveva tentato un approccio sessuale.

Dopo l’insistente rifiuto della ragazza, sembrava aver lasciato perdere e aveva detto di essere pronto a riaccompagnarla a casa, ma poi aveva tentato nuovamente un approccio, questa volta dopo essersi appartato in auto con lei nella periferia di Montegranaro. In quei frangenti aveva palpeggiato la ragazza in modo insistente e violento, vedendosi nuovamente respinto dalla vittima. A quel punto, in un crescendo di violenza, era passato alle vie di fatto, minacciandola e picchiandola, rubandole anche il telefono cellulare.

Fortunatamente la vittima era riuscita a scendere dall’abitacolo per chiedere aiuto, mentre l’autore della violenza, a quel punto, spaventatosi per l’avvicinarsi di alcune persone presenti nei paraggi, si era dato alla fuga. La ragazza, subito soccorsa dall’arrivo di una pattuglia dei carabinieri, è stata trasporta al pronto soccorso dell’ospedale Murri di Fermo dove, visitata e medicata dal personale sanitario, è stata giudicata guaribile in otto giorni dalle lesioni riportate alle braccia e alle gambe e da una contusione allo sterno.

 

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Corriere Adriatico