Ricordo del dottor Rossi, vittima del Covid. E all'ospedale di Montegiorgio inaugurati nuovi macchinari

Ricordo del dottor Rossi, vittima del Covid. E all'ospedale di Montegiorgio inaugurati nuovi macchinari
MONTEGIORGIO - Il dottor Tolmino Rossi è morto di Covid il 29 marzo 2021, a neppure un anno dal suo pensionamento, e la ferita nei cuori di pazienti, colleghi e quanti...

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MONTEGIORGIO - Il dottor Tolmino Rossi è morto di Covid il 29 marzo 2021, a neppure un anno dal suo pensionamento, e la ferita nei cuori di pazienti, colleghi e quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo resterà sempre aperta.


 
L’Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Fermo, congiuntamente con l’Area vasta 4 e il Comune, hanno voluto intitolargli una targa ricordo che è stata scoperta nell’ospedale di comunità di Montegiorgio alla presenza di tutti i vertici istituzionali e sanitari del territorio. «Perché la presenza più che le parole sottolineano la grandezza di questo medico che è stato un esempio per tutta la comunità sanitaria e umana», come ha sottolineato l’on. Mauro Lucentini. «Un medico di antichi tempi per umanità, capacità di accoglienza e ascolto verso tutti, ma anche di tempi moderni per la capacità di aggiornamento informatico e formativo che lo distinguevano», l’ ha definito la presidente dell’Ordine dei Medici Anna Maria Calcagni, descrivendolo come braccio destro e sinistro per l’organizzazione di cui è stato anche consigliere.

«Un uomo - ha aggiunto don Pierluigi Ciccarè - di profonda fede, parte attiva del Consiglio pastorale e del Gruppo “Rinnovamento dello Spirito”, che ogni mattina andava a messa, la cui saggezza e disponibilità nasceva proprio dalla sua esperienza ecclesiale tanto da essere quasi un padre spirituale». Toccante l’intervento del sindaco Michele Ortenzi: «La sua capacità di entrate in armonia con tutti - ha esordito - ci sia di esempio e da monito per le nostre vite, perché non diventino meno vividi i ricordi che serbiamo di lui, ma si rinverdiscano ogni volta che incontriamo qualcuno o che ne condividiamo il cammino». «Umiltà e disponibilità - ha sottolineato il consigliere regionale Marco Marinangeli - sono le qualità di questo medico, esattamente quelle imprescindibili nella gestione delle persone malate e quindi fragili».

«Quando la Calcagni mi ha proposto di commemorare con una targa questo medico morto per Covid, ho accolto subito l’idea ritenendola il giusto riconoscimento a lui e a tutta la categoria che in questi anni ha dato anima e corpo per salvare vite», ha esordito il direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta, che ha colto l’occasione per inaugurare i due nuovi eco-cardiografo e ortopantomografo che ora arricchiscono la radiologia del nosocomio montegiorgese. «Per questo uomo e medico che ha speso la vita a servizio della comunità, che incarna il senso civico e ha lasciato la sua grande impronta nel cuore di tutti non basta questa targa commemorativa», ha concluso l’assessore regionale Filippo Saltamartini invitando il sindaco Ortenzi a intitolargli anche una via. 


Poi si è rivolto alla vedova di Rossi che ha ascoltato in silenzio tutti gli interventi: «Noi siamo orgogliosi di aver conosciuto quest’uomo che verrà annoverato tra i cittadini più importanti di questo territorio per l’impegno, la professionalità e l’incarnazione di tutti i valori umani che nella sua vita ha espresso e noi condividiamo». Sono stati infine i due amati nipotini del medico scomparso a scoprire la targa, che ora testimonierà anche alle future generazioni la vita esemplare del dottor Rossi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico