MONTEGIORGIO - Il dottor Tolmino Rossi è morto di Covid il 29 marzo 2021, a neppure un anno dal suo pensionamento, e la ferita nei cuori di pazienti, colleghi e quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo resterà sempre aperta.
L’Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Fermo, congiuntamente con l’Area vasta 4 e il Comune, hanno voluto intitolargli una targa ricordo che è stata scoperta nell’ospedale di comunità di Montegiorgio alla presenza di tutti i vertici istituzionali e sanitari del territorio. «Perché la presenza più che le parole sottolineano la grandezza di questo medico che è stato un esempio per tutta la comunità sanitaria e umana», come ha sottolineato l’on. Mauro Lucentini. «Un medico di antichi tempi per umanità, capacità di accoglienza e ascolto verso tutti, ma anche di tempi moderni per la capacità di aggiornamento informatico e formativo che lo distinguevano», l’ ha definito la presidente dell’Ordine dei Medici Anna Maria Calcagni, descrivendolo come braccio destro e sinistro per l’organizzazione di cui è stato anche consigliere.
«Un uomo - ha aggiunto don Pierluigi Ciccarè - di profonda fede, parte attiva del Consiglio pastorale e del Gruppo “Rinnovamento dello Spirito”, che ogni mattina andava a messa, la cui saggezza e disponibilità nasceva proprio dalla sua esperienza ecclesiale tanto da essere quasi un padre spirituale».
«Quando la Calcagni mi ha proposto di commemorare con una targa questo medico morto per Covid, ho accolto subito l’idea ritenendola il giusto riconoscimento a lui e a tutta la categoria che in questi anni ha dato anima e corpo per salvare vite», ha esordito il direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta, che ha colto l’occasione per inaugurare i due nuovi eco-cardiografo e ortopantomografo che ora arricchiscono la radiologia del nosocomio montegiorgese. «Per questo uomo e medico che ha speso la vita a servizio della comunità, che incarna il senso civico e ha lasciato la sua grande impronta nel cuore di tutti non basta questa targa commemorativa», ha concluso l’assessore regionale Filippo Saltamartini invitando il sindaco Ortenzi a intitolargli anche una via.
Poi si è rivolto alla vedova di Rossi che ha ascoltato in silenzio tutti gli interventi: «Noi siamo orgogliosi di aver conosciuto quest’uomo che verrà annoverato tra i cittadini più importanti di questo territorio per l’impegno, la professionalità e l’incarnazione di tutti i valori umani che nella sua vita ha espresso e noi condividiamo». Sono stati infine i due amati nipotini del medico scomparso a scoprire la targa, che ora testimonierà anche alle future generazioni la vita esemplare del dottor Rossi.