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MONTE URANO - Così come le scarpe toccano il suolo, anche Gianni Gallucci, 37 anni, imprenditore calzaturiero, ha affondato le mani nella terra e ha creato AgriGallucci, azienda che produce e commercializza la Pasta del Gallo, olio e orzo.
Una decisione che trae origini dall’isolamento pandemico, quando in molti, con un incerto futuro lavorativo davanti, hanno pensato che la salvezza sarebbe stata quella di coltivare un piccolo appezzamento di terra.
Il dopo lockdown
«Non appena terminato il lockdown, girando con l’auto sono andato a Massignano dove da oltre 30 anni la mia famiglia possiede 23 ettari di terra» racconta Gallucci, che insieme alla famiglia guida il calzaturificio Gallucci, e ricopre la carica di presidente del gruppo giovani di Confindustria Fermo. «E ho visto quella terra con occhi diversi.
La filiera
Il grano viene macinato a pietra al Mulino Marzetti di Potenza Picena. La farina ottenuta viene poi trasportata al pastificio artigianale Firmanum di Fermo (pasta Di Mauro) che produce la Pasta del Gallo: pasta di grano nei formati corti e pasta all’uovo. La prima confezione di pasta è arrivata a dicembre 2021. «Salute senza compromessi è il mio mantra. Non uso sostanze chimiche nelle coltivazioni. Inoltre, la varietà di grano Senatore Cappelli ha le proprietà che ormai tutti conosciamo» sottolinea Gallucci, che distribuisce i suoi prodotti nei negozi specializzati. La pasta viene usata anche in alcuni ristoranti gourmet tra Marche, Milano e Porto Cervo. E viene venduta online ma non nella Gdo. «Prevedo un ottimo futuro per questo settore perché l’attenzione verso ciò che mangiamo si sta alzando sempre di più» afferma l’imprenditore monturanese. «Quello che ho notato è che nel mondo dell’agricoltura ci sono molti giovani e competenti. Magari si sono formati altrove e poi sono tornati nelle Marche per guidare l’azienda di famiglia» rileva lo stesso Gallucci.
Quanto alla differenza tra la manovia e la terra l’imprenditore replica così: «La differenza maggiore è nel tempo, nei ritmi di produzione. Nel mondo agricolo seguono la stagionalità e il meteo, nella calzatura segue il mercato ed è molto più veloce». Gallucci impiega la maggior parte del suo tempo nell’attività calzaturiera ma si è ritagliato lo spazio per portare avanti un hobby-business che lo ha catturato. «Quando dalla fabbrica vado a Massignano dico che vado dalla mia psicologa. Perché la terra mi fa stare bene, mi ricarica. Anche se alla fine di una giornata agricola sono stremato, il mattino seguente mi sveglio carico e sereno. È una sensazione molto bella». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico