MONTAPPONE - Per un paio d'ore, Montappone si è fermata per salutare un'ultima volta Niko Tirabasso. E' il giovane di 31 anni che ha perso la vita nella notte tra...
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Proprio lo straziato ricordo che quest'ultima ha voluto leggere in chiusura alla cerimonia funebre ha sciolto in una pioggia di lacrime l'intera comunità. "La morte non è niente, diceva Sant'Agostino, è semplicemente come passare nella stanza accanto - ha detto Susanna con la voce rotta dal pianto -: io sono sempre io e tu sei sempre tu. La nostra vita è la stessa di prima, conserva una continuità che è sempre la stessa. Non sono lontano, sono solo dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
"Niko, trascorrere metà della mia vita con te è stata la cosa più bella che mi potesse capitare, sono stata la ragazza più fortunata di questo mondo, così come tutti quelli che ti hanno conosciuto. Sono sempre stata orgogliosa di te, ti sentivi sempre in difetto e invece eri un uomo perfetto. Ti ho sempre amato, ciao Niko".
Struggenti anche le parole del fratello Diego, che però non ha voluto salire sull'altare per restare al fianco di mamma e papà, Lorenzina e Piero, e di due amici, che a fatica sono riusciti a completare il loro estremo saluto. A nome di tutta la cittadinanza strettasi intorno alla famiglia Tirabasso ha voluto parlare il sindaco Mauro Ferranti. "Non conoscevo di persona Niko, ma da come me ne hanno parlato era una perla di ragazzo - ha sottolineato il primo cittadino, con tanto di fascia tricolore - è un grande dolore, un dolore di tutta la comunità.
"Oggi si parla spesso di giovani bamboccioni. Esattamente quello che non era Niko. Io credo che la nostra vicinanza debba esserci sempre, non solo oggi o nelle prossime settimane, dovremo impegnarci per questo. Non servono le belle parole, ma le giuste parole". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico