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MONSAMPIETRO MORICO - Quando è stato chiuso, subito dopo la scossa del 30 ottobre 2016, i bambini delle elementari di Monsampietro Morico forse neanche se lo ricordano. Dopo cinque anni, sono stati loro i primi a entrare, ieri mattina, nel municipio rimesso a nuovo, «il primo a riaprire del cratere marchigiano». Un anno di lavori, costati circa 700mila euro, «concretizzati in questa importante rinascita di un presidio strutturale strategico della cittadinanza intera».
Le stanze
Rinascita è la parola che Romina Gualtieri usa più spesso mentre, orgogliosa, gira tra le stanze del Comune ristrutturato. Insieme a «volontà, tenacia, pervicacia e determinazione». Parole che la sindaca conosce bene, al punto da essere appellata come «leonessa» dalla prefetta Vincenza Filippi. Parterre di riguardo per il taglio del nastro.
Le pratiche
Di cui uno – spiega la sindaca – dedicato alle pratiche per il sisma, «per consentire snellimento e accelerazione dell’attività di ricostruzione», e uno per la videosorveglianza, «per far sì che ci sia maggiore sicurezza anche nei borghi lontani dai centri più grandi». Plaude alla sindaca-leonessa, la prefetta. E al suo «non perdere mai di vista la speranza, la battaglia e la capacità di essere sempre un servitore delle Stato». «Qui rinasce il collegamento tra territorio e struttura amministrativa, che continua anche in emergenza e diventa il primo baluardo nella difesa dei cittadini», dice Sisto Russo, delegato del capo del Dipartimento di Protezione civile. In prima fila anche altre due fasce tricolore: Flaviana Bagnoli, vicesindaca di Bentivoglio, nel Bolognese, e Ivan Pendeggia, sindaco di Montevecchia, in provincia di Lecco. Il primo Comune, il 27 maggio 2017, ha stretto un patto d’amicizia con Monsampietro.
L’intesa
«Eravamo pronti per il gemellaggio – spiega Bagnoli –, ma poi è arrivato il Covid. Appena sarà possibile, lo faremo. Poi, verremo col nostro coro per un concerto gratuito». Il secondo ha devoluto l’incasso di una cena a base di amatriciana al paese terremotato. Allora, Pendeggia era presidente della Pro loco. Il 4 ottobre di quest’anno è diventato sindaco. «Ho chiamato subito Romina – racconta – e le ho detto: “Adesso siamo colleghi”». Il 2021 porterà un altro taglio del nastro a Monsampietro. A fine dicembre riaprirà il teatro comunale.
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Corriere Adriatico