Sant'Elpidio a mare, sommerso il campo da calcio Brancadoro

Quello che resta del campo di Casette d'Ete
SANT'ELPIDIO A MARE - Fortunatamente rispetto al 2011 non ci sono state vittime e le abitazioni non sono state interessate ma, ancora una volta, il Campo Sportivo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SANT'ELPIDIO A MARE - Fortunatamente rispetto al 2011 non ci sono state vittime e le abitazioni non sono state interessate ma, ancora una volta, il Campo Sportivo Brancadoro di Casette d'Ete si è trasformato in un campo da pallanuoto: più di un metro d'acqua ha invaso tutta l'area dell'impianto allagando il terreno di gioco, il parcheggio e, soprattutto, gli spogliatoi e tutti i locali accessori. Inoltre parte della strada di accesso è stata erosa dalla piena e ne rende difficoltoso e pericoloso anche l'accesso.

 


La Asd Casette d'Ete Calcio, è di nuovo in ginocchio e l'assenza di strutture la costringerà a svolgere le proprie attività di settore giovanile e prima squadra lontano dalle mura amiche fino al termine della stagione sportiva. Primo soccorso arrivato già dalle società Elpidiense Junior, Elpidiense Cascinare, Real Citanó, Torrese, Monte e Torre. Ma stavolta il dito e ben puntato verso le istituzioni che non hanno lavorato al meglio per mettere in sicurezza una zona che da anni viene messa a completo utilizzo pubblico da un noto privato locale che proprio per ristrutturare i danneggiamenti del 2 marzo 2011 sborsò decine di migliaia di euro.

"L'argine del fiume che costeggia l'intero lato est del campo sportivo - spiega il presidente Corradini - è stato rinforzato dalla Provincia nella sua base con massi rocciosi ma non è stato riportato alla sua originaria altezza che era di circa due metri ma è stato lasciato quasi a raso del terreno di gioco è questa volta proprio in quella zona l'acqua ha fatto il suo ingresso incontrastato nell impianto. Noi dirigenti abbiamo passato la vigilia di Pasqua ha ripulire le cose più deteriorabili e per salvare un po di attrezzature utili alle squadre per i prossimi allenamenti e gare ma credo che i sacrifici già fatti in passato non si ripeteranno perché il morale è giunto al capolinea e quasi sicuramente stavolta qualcuno sarà chiamato a rispondere di danni procurati nelle sedi competenti". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico