Sant'Elpidio a mare, sommerso
il campo da calcio Brancadoro

Quello che resta del campo di Casette d'Ete
Quello che resta del campo di Casette d'Ete
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Martedì 29 Marzo 2016, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 13:18

SANT'ELPIDIO A MARE - Fortunatamente rispetto al 2011 non ci sono state vittime e le abitazioni non sono state interessate ma, ancora una volta, il Campo Sportivo Brancadoro di Casette d'Ete si è trasformato in un campo da pallanuoto: più di un metro d'acqua ha invaso tutta l'area dell'impianto allagando il terreno di gioco, il parcheggio e, soprattutto, gli spogliatoi e tutti i locali accessori. Inoltre parte della strada di accesso è stata erosa dalla piena e ne rende difficoltoso e pericoloso anche l'accesso.
 



La Asd Casette d'Ete Calcio, è di nuovo in ginocchio e l'assenza di strutture la costringerà a svolgere le proprie attività di settore giovanile e prima squadra lontano dalle mura amiche fino al termine della stagione sportiva. Primo soccorso arrivato già dalle società Elpidiense Junior, Elpidiense Cascinare, Real Citanó, Torrese, Monte e Torre. Ma stavolta il dito e ben puntato verso le istituzioni che non hanno lavorato al meglio per mettere in sicurezza una zona che da anni viene messa a completo utilizzo pubblico da un noto privato locale che proprio per ristrutturare i danneggiamenti del 2 marzo 2011 sborsò decine di migliaia di euro.

"L'argine del fiume che costeggia l'intero lato est del campo sportivo - spiega il presidente Corradini - è stato rinforzato dalla Provincia nella sua base con massi rocciosi ma non è stato riportato alla sua originaria altezza che era di circa due metri ma è stato lasciato quasi a raso del terreno di gioco è questa volta proprio in quella zona l'acqua ha fatto il suo ingresso incontrastato nell impianto. Noi dirigenti abbiamo passato la vigilia di Pasqua ha ripulire le cose più deteriorabili e per salvare un po di attrezzature utili alle squadre per i prossimi allenamenti e gare ma credo che i sacrifici già fatti in passato non si ripeteranno perché il morale è giunto al capolinea e quasi sicuramente stavolta qualcuno sarà chiamato a rispondere di danni procurati nelle sedi competenti".

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