Porto San Giorgio, l'auditorium della Nardi intitolato ad Aylan Kurdi

Il momento dell'intitolazione
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PORTO SAN GIORGIO - Di lui rimane oggi soltanto una foto che ha fatto il giro del mondo e, da oggi, il ricordo rinnovato dall'iniziativa di una nostra scuola. Il presidente del Consiglio regionale interviene a Porto San Giorgio nell’ambito della cerimonia per l’intitolazione dell’auditorium della scuola “Nardi” al bambino di tre anni trovato morto sulla spiaggia turca di Bodrum nel settembre 2015.

 
«Ricordare Aylan Kurdi vuol dire anche non dimenticare le migliaia di profughi, tra cui moltissimi bambini, che lasciano paesi martoriati da guerra e violenza  alla ricerca di un futuro migliore, ma non sempre riescono a raggiungere una meta. Le stragi dei mari sono una delle pagine più buie della nostra storia recente». E’ un messaggio diretto quello che il  presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, rivolge ai ragazzi della scuola media di Borgo Rosselli a Porto San Giorgio. Aylan Kurdi aveva soltanto tre anni e fuggiva con i suoi genitori da Kobane, in Siria, tentando di raggiungere l’Europa.

Il presidente del Consiglio si sofferma sul problema dell’integrazione sottolineando come sia indispensabile porre le fondamenta per “un’Europa sempre più solidale ed accogliente con profughi ed immigrati. Occorre dare vita ad una nuova prospettiva culturale, ad un diverso approccio  nei confronti della globalizzazione, lavorando nella massima unità d’intenti. E proprio a partire dalla scuola va promosso il diritto all’inserimento immediato degli alunni neo arrivati, sostenendo l’apprendimento dell’italiano, valorizzando la diversità linguistica, assicurando pari opportunità”.

E rivolto ai ragazzi: “Spero che queste occasioni d’incontro forniscano a tutti voi nuovi spunti di riflessione ed abbiano la capacità di  irrobustire gli argomenti che avete già affrontato nel corso delle lezioni. In voi riponiamo la speranza di una nuova frontiera della coscienza civile che rinneghi la costruzione di muri, alimenti la solidarietà ed il rispetto reciproco”.


Come evidenziato dalla dirigente dell’Istituto comprensivo Nardi, Daniela Medori, l’intitolazione dell’auditorium conclude il progetto “Il silenzio è dolo”, indetto dall’associazione “Avviso pubblico”. Dopo i saluti del sindaco Nicola Loira e del presidente della Provincia di Fermo, Aronne Perugini, gli interventi dell’onorevole Irene Manzi (membro della Commissione cultura della Camera), della giornalista e scrittrice Asmae Dachan, del  coordinatore Sprar (Servizio del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), Alessandro Fulimeni, di Marcella Coman per il “Gus Progetto emergenza Fermo” e di Lucia Interlenghi del centro d’accoglienza presso il seminario fermano. Nel corso della manifestazione è stata proposta la lettura di poesie e brani e sono stati proiettati i video realizzati dai ragazzi. Taglio del nastro anche per la mostra dedicata alle stragi dei mari.
 
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Corriere Adriatico