Porto San Giorgio, ciclopedonale Il Comune aderisce al progetto

Un momento della riunione
PORTO SAN GIORGIO - Il sindaco di Porto San Giorgio Nicola Loira ha partecipato ad un incontro tenutosi nell'abbadia di Fiastra (Macerata) voluto dall'Unione dei Monti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORTO SAN GIORGIO - Il sindaco di Porto San Giorgio Nicola Loira ha partecipato ad un incontro tenutosi nell'abbadia di Fiastra (Macerata) voluto dall'Unione dei Monti Azzurri alla presenza dei rappresentanti di oltre 20 comuni (tra questi Macerata, Civitanova, Foligno, Porto Sant'Elpidio, Amandola, Montefortino, Smerillo, Santa Vittoria e Montefalcone) per valutare e condividere gli obiettivi di un progetto: la realizzazione di una ciclopedonale mare-monti, dalla costa adriatica fino all'Umbria denominata “Quadriciclo”.


“Abbiamo aderito con entusiasmo e consapevolezza delle nuove esigenze del turismo – ha spiegato Loira nel suo intervento - La mobilità dolce ci aiuta a scoprire al bellezza del territorio e allarga gli orizzonti della vivibilità. Il quadro dell'accoglienza non può prescindere da un percorso unitario. La 'Quadriciclo' è coerente con la nostra strategia turistica, che include la valorizzazione del tratto  da Porto San Giorgio ad Amandola, lungo il vecchio asse ferroviario”.
Il tragitto, nel complesso, mira a connettere, qualificare e generare opportunità di salvaguardia ambientale e valorizzazione economica, muovendo da attrattiva turistica slow, identitaria e di eccellenza. Tale dorsale si raccorderà a sua volta con la rete, frammentata e non di sistema, esistente nei territori limitrofi, fino all’obiettivo finale di alcune centinaia di chilometri di rete fruibile.
Le amministrazioni, riunite insieme alle associazioni ambientaliste, si sono impegnate “a promuovere l'opera infrastrutturale, nel cooperare in associazione tra di loro o in gruppi nel reperimento di fonti di finanziamento e nel coordinare l'attività amministrativa interna delle singole amministrazioni, nel nome del rilevante obiettivo strategico comune”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico