FERMO - Non sopportava che la moglie non si fosse convertita all' Islam come lui, così aveva cominciato a vessarla con continui atti di violenza fisica e...
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I fatti risalgano al 2011. Dalla querela della donna emerge che D.Z. anche prima della sua conversione, aveva manifestato dei comportamenti machisti. Spesso costringeva la consorte a restare dentro casa e a non uscire per non farsi vedere in giro, la rinchiudeva a chiave nella sua stanza quando lui non c'era, allo stesso modo teneva segregate anche le due figlie. Dopo la conversione questi episodi si intensificarono e si caricarono di un significato religioso. Più volte la donna viene picchiata e minacciata di morte davanti alle due bambine, in un'occasione l’uomo le dice che se avesse portato di nuovo le figliolette in chiesa l'avrebbe sgozzata e avrebbe strangolato le figlie con il velo. La moglie terrorizzata decide di allontanarsi con le bambine ma l'uomo continua a perseguitarla. Un giorno si incontrano per strada, l'uomo le sferra un pugno in faccia, lei cade a terra sanguinante e, costretta al pronto soccorso, trova il coraggio per denunciare l'ex marito. Viene subito emessa un'ordinanza cautelare di divieto di avvicinamento a lei e alle figlie con apertura di un procedimento penale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico