Fermo, Prefettura salva ma Santori guarda oltre: "Ora decida la Regione"

Santori, presidente Confindustria Fermo
FERMO - Si era battuto, con una "chiamata alle armi" nazionale, spedita a tutti i colleghi delle altre 22 prefetture a rischio. Ora, il presidente fermano Santori, non si ferma e...

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FERMO - Si era battuto, con una "chiamata alle armi" nazionale, spedita a tutti i colleghi delle altre 22 prefetture a rischio. Ora, il presidente fermano Santori, non si ferma e va oltre


“Il passo indietro sull’annunciata chiusura delle Prefetture è un’ottima notizia per i territori interessati, in particolare per Fermo che, altrimenti, si sarebbe vista privata di un importante presidio in grado di garantire la presenza dello Stato e la sicurezza per i cittadini - spiega pl presidente di Confindustria Fermo Andrea Santori - Questa notizia è la dimostrazione che quando si lotta insieme ed in modo trasversale per difendere un interesse collettivo reale è possibile vincere la battaglia, anche quando sembra tutta in salita. Questo risultato rappresenta la conseguenza di uno sforzo corale e congiunto, portato avanti convintamente ed in modo determinato da tutti gli “attori” del Fermano: Istituzioni, enti, associazioni di categoria, insieme per perseguire un obiettivo comune".



Santori va oltre: "Portiamo a casa questo risultato, ma chiediamo ancora più attenzione per i territori: temo che il problema, infatti, non sia stato risolto ma solo spostato in avanti nel tempo. E’ per questo che chiediamo al Governo di delegare la riorganizzazione dei territori alle Regioni cui, alla luce del nuovo, minoritario rango assegnato alle Province di enti di area vasta di secondo livello, spetteranno competenze fondamentali in coordinamento con i Comuni e, siamo fiduciosi del fatto che l’attuale Esecutivo regionale saprà ottenere risultati anche per il Fermano".



Il messaggio è forte e chiaro: "Il Governo centrale non può, come in questo caso, adottare, in nome del risparmio tour court, decisioni che per Fermo, ad esempio, avrebbero avuto delle conseguenze gravissime - attacca Santori - O le questioni si affrontano tenendo conto delle esigenze e della storia di ciascun territorio, oppure credo sia giunto il momento di avvalersi del ruolo importantissimo delle Regioni che, con i Comuni, sono gli unici Enti in grado di poter adottare soluzioni alle problematiche locali".



Infine, spazio per una riflessione amara: "Fa sorridere, infine, la modalità con la quale si annuncia il dietrofront sulle Prefetture, una sorta di: scusate, abbiamo scherzato. O forse siamo noi ad aver immaginato tutto. A scanso di equivoci, per il futuro, sarebbe meglio che il Governo fornisse la versione ufficiale subito dopo la prima richiesta di chiarimenti. Risparmieremmo tutti tempo, energie e preoccupazioni”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico