FERMO - L’impegno ed il lavoro come spinte motivazionali. Sono quelle che hanno animato i 17 studenti del terzo anno del corso per operatori impianti termoidraulici del...
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Coordinati dal professor Alessandro Evandri, all’inizio dell’anno scolastico, hanno preso in carico i paletti dissuasori della balaustra che erano arrugginiti, spezzati e bucati. Nella loro scuola li hanno ripuliti, saldati con un elettrodo particolare per la ghisa, riverniciati, recuperandone 12 e riposizionati. Collegati fra di essi con delle catene, nello spazio antistante la statua di San Savino sono anche rimovibili.
«Questo è un perfetto esempio di come istituzioni e scuola possono collaborare e dare vita a piccoli grandi progetti – ha detto il sindaco Paolo Calcinaro – oltre che avere una valenza didattica questa azione ha fatto sentire i ragazzi cittadini, perché hanno contribuito al bene della loro città».
«Nel momento in cui si è voluto mettere mano a questa balaustra, per recuperare i paletti che erano rimasti inutilizzati, mi è venuto naturale coinvolgere la scuola ed i ragazzi per farli sentire parte attiva di Fermo e mettere all’opera le loro competenze» ha aggiunto l’assessore alle Politiche Giovanili Alberto Maria Scarfini.
«Si tratta di una piccola grande opera che rientra nel piano dei lavori cui il Comune ha assolto per il consolidamento del versante a seguito della frana di un tratto di via Vittorio Veneto del dicembre 2013, cui la Regione Marche ha riconosciuto dei finanziamenti» ha spiegato Ingrid Luciani, assessore ai lavori pubblici, i tecnici ed i funzionari del cui settore hanno collaborato con la scuola Artigianelli.
«E’ la prima volta che ci viene chiesta una collaborazione come questa ed è stata una bellissima esperienza. Il lavoro è stato inserito nel percorso scolastico con un progetto ad hoc» ha ricordato Padre Sante Pessot, direttore del Cfp.
Questi i nomi degli studenti coinvolti: Alessio Aliberti, Mattia Beato, Paolo Bonicelli, Lodovico Maria Concetti, Mattia Corsi, Daniele D’angelo, Paolo Di Valerio, Ramis Lamaj, Stefano Marilungo, Francesco Marozzi, Abdel Jalil Msikine, Mattia Pacioni, Simone Paoletti, Alexandru Stafie Tudor, Francesco Tombolini e Nicola Vallesi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico