Precipita dal tetto, Gionatan Vittori muore a 15 anni: liceale modello e talento del volley, choc a Grottazzolina

Precipita dal tetto, Gionatan Vittori muore a 15 anni
GROTTAZZOLINA - «Si può morire a 15 anni? No, non si può morire così». Choc e dolore non solo a Grottazzolina ma in tutto il Fermano per la...

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GROTTAZZOLINA - «Si può morire a 15 anni? No, non si può morire così». Choc e dolore non solo a Grottazzolina ma in tutto il Fermano per la tragica fine di Gionatan Vittori, studente del Liceo scientifico di Fermo precipitato dal tetto della sua abitazione in via Mazzini a Grottazzolina. Il suo corpo è stato notato ieri mattina, poco prima delle 7, da un passante che ha subito dato l’allarme. Era sul ciglio della strada, la caduta da un angolo del tetto. Ormai non c’era più nulla da fare: morto da solo in quella strada deserta sotto la pioggia ancora battente. Una notte maledetta che precedeva la Festa del papà.

 

 


La famiglia


I genitori (è una famiglia molto religiosa) non si erano accorti di nulla, erano in casa insieme a tre degli altri quattro fratelli della vittima, tutti più grandi di lui. Sul posto sono andati i militi della Misericordia di Montegiorgio, insieme a loro il personale del 118 e, per le indagini, i carabinieri del Radiomobile di Fermo insieme a quelli della stazione, sempre di Fermo. Hanno raccolto le prime testimonianze sul posto, parlato con la famiglia della vittima e i vicini di casa, quindi sono andati anche a Fermo per ascoltare i compagni di scuola e la dirigente dell’istituto Marzia Ripari. Subito in via Mazzini anche il sindaco Alberto Antognozzi.


Gli accertamenti


Ma cos’è successo? Perché il ragazzo è volato dal tetto? La Procura di Fermo ha disposto un’ispezione cadaverica. Potrebbe dare qualche indicazione in più, ma di fronte alla morte di un ragazzo non bastano né le parole né le indagini. A mano a mano, nel corso della giornata di ieri, gli inquirenti hanno cercato di ricostruire le ultime ore del ragazzo, promessa del volley, tanto che faceva parte della squadra Under 17 della M&G. Qui la pallavolo fa la storia. Mettendo insieme le testimonianze, è emerso che il ragazzo, molto bravo a scuola, ha mandato un messaggio vocale whatsapp, dal tono scherzoso, a un compagno di classe intorno alle 3 di notte. Diceva di essere sul tetto di casa in pigiama e con le ciabatte sotto la pioggia. Non si esclude che, nel buio, possa aver perso l’equilibrio precipitando nel vuoto. Da chiarire l’orario della morte. I carabinieri non si sbilanciano, parlano di varie ipotesi al vaglio. La conformazione del terrazzo sul tetto fa propendere per l’ipotesi di un incidente. Non sono emerse comunque responsabilità da parte di terzi. Il suo amico ha ascoltato il messaggio ieri mattina, quando era già a scuola, e avvisato subito la preside che poi ha chiamato i carabinieri. Oggi gli alunni della sua classe lasceranno un fiore sul suo banco vuoto. Un gesto d’amore in una scuola in subbuglio per quanto avvenuto, fra lo sgomento dei professori, il dolore acuto dei ragazzi alle prese con una realtà che, a quell’età, si fatica quasi a concepire. «Non è possibile, non è possibile», mormora un passante davanti all’abitazione. Per il giorno dei funerali a Grottazzolina sarà proclamato il lutto cittadino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico