«Sono sul tetto, piove ed è scivoloso». Al funerale di Gionatan il papà fa ascoltare l'ultimo audio del figlio prima di morire

«Sono sul tetto, piove ed è scivoloso». Il papà di Gionatan fa ascoltare l'ultimo audio del figlio al funerale
GROTTAZZOLINA - «Sono sul tetto, piove ed è scivoloso... se non mi senti domani...». Una frase registrata ed inviata da Gionatan Vittori, 15 anni, ad un suo...

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GROTTAZZOLINA - «Sono sul tetto, piove ed è scivoloso... se non mi senti domani...». Una frase registrata ed inviata da Gionatan Vittori, 15 anni, ad un suo amico prima di scivolare davvero e precipitare dal palazzo. Il giovane è trovato morto lunedì mattina sul ciglio della strada davanti alla sua abitazione: in un primo momento si era pensato ad un suicidio ma quel vocale inviato alle 3 di notte ad un amico ha fugato tutti i dubbi. E' stata una disgrazia. Ai funerali il papà Fabrizio ha voluto fare ascoltare a tutti quel messaggio: «E' stato un dono di Gionatan, ci ha voluto consolare. Speriamo consoli anche voi».

Una chiesa gremita, tanti ragazzi, moltissimi genitori, ha accolto con un applauso la bara bianca che custodisce le spoglie del giovane. Il papà ha parlato ai presenti ricordando la vitalità di Gionatan: «E' bello ricordarlo oggi - ha detto -nel  giorno della sua nascita in cielo: hai compiuto un'imprudenza da 15enne. Non non eri solito fare gesti simili ma la tua giovane età non ti ha fatto valutare bene i pericoli».

In un primo momento i genitori hanno pensato ad un gesto estremo: «Ma tu ci hai voluto rassicurare, hai lasciato un audio spiegando che ti trovavi sul tetto a fotografare le stelle per un lavoro scolastico. Ora sei tu la nostra stella».

 

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Corriere Adriatico