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FERMO - Poco meno di un quarto dei vaccini fatti nelle Marche dai medici di medicina generale sono stati somministrati nel Fermano. Finora, 37.865 su 163.497, il 23,15%, a fronte di una popolazione che corrisponde al 12% di quella regionale. Dati che, per il Distretto sanitario dell’Area vasta 4, dimostrano il successo delle vaccinazioni dei medici di famiglia nostrani.
«Si è operato al meglio e, senza ostacoli, si sarebbe potuto fare ancora di più», spiega la Direzione di distretto.
«Letture poco attente e non realistiche della realtà – le definisce – colpa delle difficoltà di gestione di momenti di grande ansia operativa come quelli della vaccinazione anti-Covid», visto che il Distretto «ha ben poche competenze nella gestione di una vaccinazione di massa». «Il Distretto – si legge in una nota – non ha mai avuto competenza sulla fornitura dei vaccini, che sono stati sempre inviati dalla Direzione generale Asur su autonoma e unilaterale valutazione, ma ha più volte segnalato carenze, difficoltà e impossibilità a garantire le forniture richieste dai medici di medicina generale anche se, fino a metà di giugno, non ha quasi mai potuto corrispondere interamente le richieste avanzate (due consegne settimanali, quasi sempre frutto di relazioni complicate per il razionamento della materia prima)».
«Di ciò – l’affondo – erano totalmente consapevoli la Direzione generale Asur, quella dell’Av 4 e il Dipartimento di prevenzione. Nonostante ciò i numeri danno la misura di quanto in Av 4 i medici di medicina generale abbiano fatto e quanto, di rimando, il Distretto abbia fatto. Perché, senza il supporto organizzativo soprattutto della segreteria della Direzione distrettuale, in collaborazione con la farmacia dell’Av 4, quanto realizzato sarebbe stato impossibile».
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Corriere Adriatico