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FERMO - In meno di 24 ore si è risolto il problema dei trasporti per gli studenti fermani. Si è sciolta la questione sui buoni mobilità della Steat dopo la levata di scudi dei genitori. La questione è questa: la Regione ha messo in bilancio le risorse per le società di trasporti che devono anticipare le somme alle famiglie per ristorarle degli abbonamenti pagati e non sfruttati con le scuole chiuse per coronavirus.
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Mamme e papà chiedevano di essere rimborsati alla Steat con biglietti singoli, mentre la società di trasporti fermana invitava a fare nuovi abbonamenti.
Steat ne prende atto, «parliamo di rimborsi che riguardano solo gli abbonamenti dal 3 novembre al 23 dicembre» precisa Rutolini che ammette una certa difficoltà nella rendicontazione dei biglietti singoli mentre con l’abbonamento l’iter per il voucher è più semplice e veloce. Sulla scorta di questa levata di scudi però «chi vuol venire in sede per ritirare i biglietti può farlo – afferma il direttore - porta il voucher e lo tramutiamo in biglietti uno a uno, utilizzabili entro i 12 mesi dal rilascio. Si timbra, si firma e tutto è risolto. Ci attiveremo subito per fare in modo che i rimborsi siano possibili anche per biglietti singoli, ci organizzeremo, tutto si può fare».
Resta che col biglietto singolo non si può viaggiare con altri mezzi in tutta la Regione, come con l’abbonamento. Inoltre: «con l’abbonamento c’è la detrazione del 19% del costo complessivo, sia chiaro che a noi conviene fare biglietti singoli – precisa il nostro referente in Steat – con l’abbonamento c’è una riduzione del 50%. Non è a scopo di lucro il sistema degli abbonamenti, è il contrario». Il direttore sottolinea anche che i genitori sono stati consigliati di fare gli abbonamenti, non obbligati: «Nessuno ha mai detto “dovete”, si è spiegato che la possibilità di acquistare biglietti era limitata».
A proposito del numero di passeggeri sui pullman, una mamma aveva detto che sono stracarichi, la risposta è: «Impossibile. Di questi tempi, con le scuole chiuse, ci sono pochissimi studenti. Inoltre siamo sempre stati rispettosi delle norme emanate, di volta in volta, per la capienza massima, sia all’80% che al 50%».
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