Spaccio di droga e prostituzione nel condominio: è ancora emergenza a Lido Tre Archi

Spaccio di droga e prostituzione nel condominio: è ancora emergenza a Lido Tre Archi
FERMO  - Giri di spaccio e prostituzione in un condominio di via Bachelet a Lido Tre Archi, indaga la Questura dopo che giovedì notte è stata sfasciata la...

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FERMO  - Giri di spaccio e prostituzione in un condominio di via Bachelet a Lido Tre Archi, indaga la Questura dopo che giovedì notte è stata sfasciata la paratia di legno nell’androne. Il tramezzo è stato riparato, ora si tratta di capire chi e perché l’ha distrutto, in quale contesto.

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Il palazzo è monitorato dalle forze dell’ordine. Potrebbe trattarsi di un regolamento di conti tra bande per contendersi il mercato della droga. I residenti segnalano un continuo viavai notte e giorno. Tra chi entra e chi esce non sarà facile arrivare all’artefice del danno. L’amministratore di condominio si è attivato immediatamente per sistemare e dice che «la situazione è particolare su quella scala». Per particolare può intendersi tutto, non risultano denunce comunque.

Il quartiere è presidiato gli investigatori già hanno sospetti su una manciata di persone. Gli agenti della squadra volante sono bene informati sui movimenti di gruppi di persone dedite al malaffare. Fioccano le denuncia, i sequestri, gli arresti e quotidianamente vengono fermate e identificate persone che abitano nella zona o che vi transitano occasionalmente. Il monitoraggio è in particolare sulle occupazioni abusive e le operazioni si concentrano sul contrasto allo spaccio, furti e rapine. Mercoledì erano state avviate le pratiche per l’ultimo rimpatrio di un irregolare. Avrebbe dovuto lasciare l’Italia già a metà aprile ma era ancora a zonzo nel fermano. L’altro pomeriggio è stato accompagnato al centro per il rimpatrio.

L’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, in vista dell’estate, stanno restituendo al quartiere la vivibilità che merita e che aspira. In generale la situazione è migliorata rispetto all’anno scorso. Sono diminuite risse, aggressioni che, in passato, erano sfociate anche nel sangue. Restano le piazze dello spaccio dove si smercia soprattutto cocaina perché, nonostante il presidio del territorio i pusher fanno l’impossibile per impedire e rallentare l’irruzione delle forze dell’ordine. Si riorganizzano e, chiusa una piazza, ne aprono un’altra.

 

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Corriere Adriatico