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FERMO - Marciapiedi, rotatorie, parcheggi per le bici, asfaltature. Li useranno così, i comuni del Fermano, i soldi della Regione. Ventuno quelli vincitori dei bandi per le strade comunali. Che si sono aggiudicati 2.051.632 euro, a cui si aggiungono 2.049.491 di compartecipazione.
«Oltre quattro milioni che mettiamo in circolazione e che renderanno le strade comunali più sicure e qualitativamente migliori anche ai fini commerciali e turistici», ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, presentando gli interventi in Provincia. Baldelli ha chiesto ai sindaci di mettere subito a terra le risorse, per velocizzare l’apertura dei cantieri.
Ventisei gli interventi che saranno realizzati.
Il primo realizzerà un percorso ciclabile in via Falcone (100mila euro) e un cicloparcheggio in via Da Verrazzano, a Lido di Fermo (80mila euro). Il secondo rifarà il manto di alcune strade cittadine (100mila euro) e realizzerà un nodo intermodale con velostazione tra la stazione ferroviaria, il parcheggio pubblico e la Ciclovia Adriatica (80mila euro). Monte Vidon Combatte userà gli 81.510 euro per fare una pista ciclabile sul tracciato in disuso della strada del Molino e i 20.500 per l’attrezzaggio di un’area di sosta per biciclette. Campofilone rifarà la pavimentazione di una strada dissestata (98mila euro) e realizzerà una velostazione vicino a una fermata degli autobus (79.800 euro). Altidona costruirà una rotatoria all’incrocio tra via Colombo e via Vivaldi (72.218 euro) e una velostazione in piazza Verdi, a Marina di Altidona (61.600 euro).
«Non potevano lasciare soli i comuni», ha spiegato Baldelli che ha definito quella fermana come «una delle province che ha avuta maggiori capacità di reattività». Ha parlato di «bella notizia che dà risposte a tanti piccoli comuni che non hanno finanziamenti propri», il consigliere regionale Andrea Putzu. Per il collega Marco Marinangeli, i fondi per le strade comunali sono «la dimostrazione di come la Regione si sta muovendo nella direzione del confronto, per dare risposte concrete ai territori».
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Corriere Adriatico