OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FERMO - Meglio il super show di Jovanotti o salvare il fratino? La Lipu non ha dubbi e torna alla carica chiamando in ballo anche il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Meglio il fratino, ovviamente. Anzi: Jovanotti va anche bene, ma altrove.
Una battaglia che l’associazione aveva combattuto anche in occasione del concerto del 2019, il primo e finora ultimo dopo il gelo della pandemia. Sotto la lente anche il periodo di nidificazione dell’uccello, che ora si è spostato anche nella vicina Porto San Giorgio.
Nella lettera la Lipu ricorda anche il lavoro svolto insieme alle associazioni ambientaliste e da alcuni tecnici, citando studi dedicati a queste operazioni, con il recupero di essenze vegetali in altre aree costiere protette della regione e del medio Adriatico. Evidenzia come l’operazione di recupero ambientale sia stata condotta anche sotto il patrocinio dello stesso Comune di Fermo, «cioè dall’ente che oggi, autorizzando il doppio concerto, distruggerebbe - dicono - il lavoro realizzato: è evidente come tale opera di ripristino ecologico verrebbe vanificata dal nuovo Jova Beach Party. Per questo si chiede al Ministero se non sia opportuno, secondo una giusta politica di difesa del patrimonio ambientale, impedire l’evento, o perlomeno evitare che venga effettuato in quell’area. L’ambiente delle spiagge va curato e preservato e la sua fruizione turistica e ricreativa dev’essere sostenibile».
La Lipu ricorda che «in questa direzione va tutto il lavoro svolto finora a Lido di Fermo dalle associazioni ambientaliste, un’azione che passa anche per una corretta informazione sull’ambiente dunale e sulle specie che lo frequentano. Le associazioni fermane hanno sistemato cartelloni illustrativi nell’area. Di segno contrario è autorizzare un concerto che porterà migliaia di persone. Il Jova Beach Party del 2019 ha creato un precedente deleterio, ha sdoganato a livello generale la possibilità di realizzare iniziative di qualsiasi genere anche in ambienti che andrebbero tutelati e protetti».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico