Discarica a cielo aperto e asfalto lungo la barriera del fiume Tenna. Solo silenzi dopo la segnalazione

Discarica a cielo aperto e asfalto lungo la barriera del fiume Tenna. Solo silenzi dopo la segnalazione
FERMO -  Una grossa discarica a cielo aperto, occultata dalla strada, la trafficatissima lungotenna, ma non agli occhi di chi frequenta il parco fluviale sul Tenna. Tanti...

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FERMO -  Una grossa discarica a cielo aperto, occultata dalla strada, la trafficatissima lungotenna, ma non agli occhi di chi frequenta il parco fluviale sul Tenna. Tanti sacchi neri contenenti di tutto, scatoloni di rifiuti e poi tanti secchi di vernice e materiali da muratore usati compaiono da settimane alla vista di chi frequenta la zona della barriera del fiume Tenna, versante Fermo, all’altezza della vasca di laminazione di Sant’Elpidio a Mare. 

 
Il tesoro del Tenna 
Un parco bellissimo di natura incontaminata con pesci e uccelli di ogni tipo se non fosse che ciclicamente viene invaso dai rifiuti selvaggi sull’una e l’altra sponda. In particolare sotto accusa stavolta l’ingresso lato Fermo, quello lungo la tanto pericolosa e abbandonata strada lungotenna che è diventato meta preferita all’arrivo di carovane di auto e furgoni che vi gettano di tutto. Attualmente c’è almeno qualche quintale di rifiuti pericolosi abbandonati. C’è pure l’eternit tra la vegetazione. Nessuno sembra aver visto nulla e, a questo punto, neppure udito perchè le segnalazioni sono state fatta, addirittura dieci giorni fa. Ma nulla fino a ieri si è ancora mosso. Eppure l’emergenza ambientale c’è tutta, e grave.


Asfalto a bordo fiume


E c’è pure di più, tanto che la cosa meriterebbe un approfondimento a parte: durante l’invernata l’area è stata soggetta a dei lavori di sistemazione sul fronte fermano della barriera all’altezza della vasca di laminazione che verte invece in territori di Sant’Elpidio a Mare. Sul lato Fermo sono comparsi interi pezzi di asfalto e detriti di edilizia, centinaia di metri cubi per costruire una strada sopraelevata dove c’era il letto del fiume. Poi sono stati gettati anche dei massi enormi sulla cascata e con la sua forza il fiume ha spazzato via tutto. Per centinaia di metri ora ci sono disseminati pezzi di asfalto (grandezza anche di 15/20 centimetri), per centinaia di metri nell’una e nell’altra sponda. Altrettanti potrebbero pure giacere sotto terra visto che tonnellate di materiale è stato riversato per creare una strada e una balconata sul letto del fiume là dove prima c’era solo il vuoto.

 

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Corriere Adriatico