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FERMO - «Aiuto, mi hanno rapinata!». Ma si era inventato tutto. Una donna denunciata dalla polizia per simulazione di reato. Alcuni giorni fa la protagonista della vicenda, dopo essere tornata a casa, aveva chiamato la sala operativa della Questura segnalando di essere stata vittima di un colpo ai suoi danni.
La Volante aveva acquisito i primi elementi utili per le indagini.
La Mobile aveva dunque avviato le indagini ma fin dall’inizio erano emersi dei dubbi. Perché i rapinatori avevano individuato proprio quella donna? Come facevano a sapere che aveva con sé molto denaro contante? E perché la donna non aveva chiesto immediatamente soccorso?
La procedura
La polizia aveva quindi iniziato a scandagliare anche le immagini della rete della videosorveglianza, scoprendo che i tratti di strada del cammino effettuato dalla presunta vittima non erano corrispondenti a quanto dichiarato dalla donna. Ma la classica “prova del nove” è stata l’assunzione delle dichiarazioni da parte del titolare di un esercizio pubblico, il quale ha poi testimoniato che la donna si era intrattenuta nel locale per poco meno di un’ora, anche e proprio negli stessi minuti nei quali aveva dichiarato di essere stata rapinata. Probabilmente il senso di insicurezza e la paura nei cittadini derivati dalla rapina fantasma, la cui notizia era rimbalzata immediatamente, rimarranno ancora per qualche tempo: ma resta il fatto che la donna è stata denunciata alla Procura per simulazione di reato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico