Assegni per gli anziani, domande in scadenza: ecco cosa bisogna fare e chi ne ha diritto

Assegni per gli anziani, domande in scadenza: ecco cosa bisogna fare e chi ne ha diritto
FERMO  - Sarà attinto dal fondo “Non autosufficienza” l’assegno di cura per anziani non autosufficienti, di cui al bando pubblicato dall’Ambito...

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FERMO  - Sarà attinto dal fondo “Non autosufficienza” l’assegno di cura per anziani non autosufficienti, di cui al bando pubblicato dall’Ambito sociale XIX, le cui domande scadranno il prossimo 27 novembre. Potranno accedere al finanziamento, pari a 200 euro mensili, dal gennaio al dicembre 2022 (2.400 in totale per 12 mesi) gli ultra 65enni. Dovranno essere stati dichiarati non autosufficienti con certificato di invalidità al 100%, ed essere in possesso del riconoscimento definitivo dell’indennità di accompagnamento e tutto il resto richiesto dal bando.

 


Ultimo, ma non meno importante, quello di avere la residenza in uno dei comuni afferenti l’ambito sociale 19. Il contributo conseguente all’assegno di cura risulta incompatibile con altre misure messe in campo, delle quali eventualmente possa beneficiare l’anziano in questione: servizio assistenza domiciliare (Sad), disabilità gravissima o vita indipendente. Va precisato, tuttavia, che chi percepisce il Sad potrà presentare domanda. Qualora la domanda venisse accettata, in base alla graduatoria che sarà stilata, il richiedente dovrà necessariamente rinunciare al Sad, prima di poter percepire il contributo dell’assegno di cura. In questo caso la durata dell’assegno non sarà di 12 mesi, ma decorrerà dal momento di rinuncia del Sad dopo l’eventuale accoglimento della domanda.

Se in un nucleo familiare c’è più di una persona non autosufficiente il numero massimo di assegni di cura non potrà superare le due unità: sarà data precedenza all’età e in subordine alla valutazione di gravità fatta dall’assistente sociale. Le domande, corredate di tutta la documentazione richiesta, con copia del contratto di lavoro individuale, qualora ci si avvalga di un assistente familiare, dovranno essere presentate all’ufficio protocollo del comune di residenza dell’anziano non autosufficiente, tra quelli ricompresi nell’Ambito. I comuni a loro volta le inoltreranno all’Ambito, che redigerà una graduatoria tenendo conto prima dell’Isee e poi dell’età. 


Chi entrerà dovrà però prima ricevere la visita di un assistente sociale, il quale provvederà ad emettere valutazione e quindi a predisporre un patto di assistenza domiciliare con tutte le modalità di utilizzo dell’assegno di cura. La riscossione del contributo potrà essere fatta personalmente dall’anziano non autosufficiente se capace di intendere e di volere, che dovrà essere co-intestatario del conto, da un tutore in caso di non capacità del beneficiario. 

 

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Corriere Adriatico