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FERMO - Ottimi risultati sul turismo per la provincia di Fermo. Il report della Regione entusiasma ma, dopo l’esultanza per i dati di cui abbiamo riferito ieri, contemporaneamente arroventa anche il dibattito sul turismo, il dibattito tra comuni e tra operatori turistici e istituzioni. Il dato che emerge per primo è la carenza infrastrutturale della quale si parla da sempre ma subito dietro c’è la mancanza di strutture ricettive.
Il capoluogo
Il primo a rimarcarlo è il sindaco del capoluogo di provincia Paolo Calcinaro che commenta i numeri positivi: «È un bel dato che conferma il trend degli ultimi anni, Covid escluso, un andamento positivo, ma si sono presi solo i riferimenti da giugno ad agosto mentre sappiamo già anche settembre ha riservato ottimi risultati, come la prima parte dell’anno. E’ evidente che alla città serve più ricettività – continua Calcinaro – su questo dobbiamo concentrarci, dobbiamo lavorare sul piano urbanistico e creare nuovi spazi per la ricettività perché dobbiamo fare il tutto esaurito come quest’estate, turismo chiama turismo».
Le strutture
Il sindaco di Fermo tocca il tasto dolente della carenza di strutture.
Il settore
Devis Alesi, presidente dei B&B del Fermano, passa a sua volta la sveglia all’amministrazione di Porto Sant’Elpidio: «Siamo sorpresi nell’apprendere che i dati positivi sarebbero il frutto dell’attivismo dell’amministrazione sul turismo - dice -: quei dati sono invece frutto della promo-commercializzazione delle strutture ricettive, villaggi e B&B. Privati che investono soldi, tempo e passione. La prova di quello che dico è il feedback dei clienti. La voce è univoca, non c’è dubbio, la partecipazione agli eventi dei nostri turisti è pari allo zero. I tre villaggi messi insieme, Holiday, Risacca e Mimose hanno fatto 296mila presenze in 4 mesi, aggregando i dati con i B&B dal 1° gennaio a fine ottobre abbiamo 335mila presenze. Il 90% delle presenze si concentra nei 4 mesi estivi e ciò significa che la destagionalizzazione non c’è e che gli eventi non hanno portato niente». Insomma c’è ampio margine di miglioramento nei rapporti tra operatori turistici e amministrazioni. Ivano Bascioni, presidente di Marca Fermana, dice infine che «mancano le strutture ricettive di qualità e soprattutto le infrastrutture. Dobbiamo lavorare su questo e sulla formazione. Una struttura centralizzata sarebbe un vantaggio per tutti».
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Corriere Adriatico