FERMO - Sembrava un’innocente goliardata, invece la vicenda è sfociata in tribunale. Protagonisti della disavventura, tre ragazzi per un episodio avvenuto a...
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I fatti risalgono a quattro anni fa. All’epoca neopatentati, all’uscita da un locale sul lungomare, i tre ragazzi, difesi in aula dall’avvocato Fabio Scipioni, hanno pensato di fare uno scherzo a un coetaneo. Vedendo infatti la targa del suo scooter rovinata, in parte penzolante, hanno deciso di staccarla completamente: una semplice beffa, senza alcuna intenzione se non quella di riderne insieme il giorno seguente. È quanto assicurano i tre, che del proprietario del motorino dicono di essere amici. Era mezzanotte e mezza circa, la conclusione di un’allegra serata di fine estate. L’epilogo di un’uscita che, all’apparenza, sembrava una tra le tante. Poco dopo essere ripartito, il trio ha visto però alcuni uomini che gesticolavano: accostato il veicolo e fermatisi, i malcapitati hanno scoperto che si trattava di agenti della municipale in borghese che, poco prima, avevano assistito all’intera scena. E così dallo scherzo si è passati alle denunce. Il reato loro contestato è ora di furto aggravato dal danneggiamento del veicolo; il furto della targa costituisce anche un’ulteriore aggravante, in quanto reato contro beni esposti alla pubblica fede. Insomma: roba da tribunale. Se ne riparlerà il prossimo aprile. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico