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FERMO - Esplode il caso della 52enne di Lido Tre Archi azzannata da due rottweiler a Ripatransone sabato notte e di cui abbiamo riferito ieri in cronaca di San Benedetto. La donna è stata ricoverata in codice rosso all’ospedale di San Benedetto e poi trasferita ad Ancona. Era stata aggredita dai molossi intorno a mezzanotte in una casa di campagna. Era lì per fare le pulizie. I soccorritori l’hanno trovata a terra in un lago di sangue. A Lido Tre Archi, dove vivono la donna e il proprietario dei cani, sono convinti che la tragedia si poteva evitare.
L’appello
I residenti di via Tobagi, dove abita il proprietario degli animali temono per il futuro.
La polizia, con i vigili del fuoco e l’autoscala, il personale dell’Ast e i volontari Enpa, sono entrati in un appartamento in via Tobagi e hanno recuperato 5 cani e 10 gatti che erano chiusi nell’appartamento, incustoditi. Una proprietaria di una seconda casa a Tre Archi confida: «Tre anni fa ho denunciato il proprietario di quei cani, erano cuccioli allora ma erano già belli grossi. A dirla tutta stiamo aspettando lo sgombero dell’appartamento. Abbiamo segnalato il caso anche alla Prefettura».
La sezione provinciale Enpa si costituirà parte civile. I referenti fermani dell’associazione, che ieri mattina hanno recuperato cani e gatti, ringraziano Questura, vigili del fuoco, Asur e residenti per il supporto. L’Enpa ha scritto anche al Comune, chiede un censimento degli animali, visti gli ultimi accadimenti. Nel quartiere sale l’indignazione. Il comitato Corta presenterà una denuncia «per vedere se ci sono state omissioni - dice il portavoce Gabriele Voltattorni - perché la prima l’aggressione c’è stata due anni fa e noi abbiamo sempre segnalato ma non è successo niente. Questi cani erano stati allontanati e portati al canile ma i proprietari sono andati a riprenderseli e non è successo niente. Hanno azzannato pure un poliziotto . Quei cani non dovevano rimanere in mano a quelle persone».
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Corriere Adriatico