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FERMO - Ha riacceso le luci il Teatro dell’Aquila. Tricolore in bella mostra sul palco e platea gremita per la festa del 2 Giugno. Facce emozionate e parole di ringraziamento per i diciassette nuovi 17 cavalieri della Repubblica e per il nuovo ufficiale. La mattinata di celebrazioni è partita dal Duomo, con la messa officiata dall’arcivescovo Rocco Pennacchio. Imponente lo schieramento di autorità e di forze dell’ordine. Tante le fasce tricolore presenti.
La cerimonia è proseguita con l’alzabandiera, la corona d’alloro deposta davanti al monumento ai caduti e l’esibizione al violino degli studenti della scuola media Betti, al Girfalco. Il corteo s’è poi spostato in piazza, per l’omaggio alla targa del 2 Giugno, sulla facciata del palazzo comunale. Per poi convergere in teatro per la consegna delle onorificenze.
I riconoscimenti sono stati effettuati «basandoci esclusivamente sul merito, perché l’Italia può ripartire solo se si riparte dal merito, e loro hanno dimostrato, con sforzo e sacrificio a ogni livello, di riuscire ad aiutarci in questa opera di ripresa e resilienza», ha spiegato, rivolta ai premiati, il prefetto Vincenza Filippi.
Otto i fermani tra i nuovi cavalieri della Repubblica. I primari dell’ospedale Murri Giorgio Amadio Nespola (Malattie infettive) e Luisanna Cola (Anestesia e Rianimazione), l’ex direttrice medica ospedaliera Fiorenza Anna Padovani, l’ex primario di Cardiologia Domenico Gabrielli, il primario di Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica dell’ospedale di Ascoli, Claudio Angelini, e il vigile del fuoco Luigi Donzelli. Fermani anche due dipendenti della Prefettura che sono stati insigniti ieri: il funzionario economico-finanziario Gianluca Martini e l’assistente amministrativa Argentina Cifani. Commossa, la Filippi ha consegnato la pergamena alla figlia di “Tina”, che l’ha ritirata al posto della mamma rimasta a casa. «Mi ha accolta quando sono arrivata in questo territorio, dimostrando un’abnegazione eccezionale. Questo è il primo 2 Giugno che non fa con noi», ha detto la Filippi, trattenendo a stento le lacrime.
Tre gli insigniti di Porto Sant’Elpidio: il direttore del Dipartimento di prevenzione e primario del reparto di Igiene degli alimenti e Nutrizione, Giuseppe Ciarrocchi, il caposala di Malattie infettive Giampietro Beltrami e il volontario dell’Avis, con più di 130 donazioni all’attivo, Giuseppino Iena. Tre anche i nuovi cavalieri di Montegranaro: il primo oboe dell’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, Francesco Di Rosa, il presidente dell’associazione L’Abbraccio, Luciano Pini, e Giuseppe Tappatà, richiamato in servizio all’ospedale di Macerata dopo essere andato in pensione. Per Porto San Giorgio i riconoscimenti sono andati all’imprenditore pastaio Paolo De Carlonis e alla ginecologa Loredana Martellini mentre a rappresentare l’area montana è stata l’amandolese Sandra Rafaiani, coordinatrice infermieristica del pronto soccorso del Murri.
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Corriere Adriatico