Fermo, con una pistola giocattolo spara al cliente di una lucciola ​

Una visuale di Lido Tre Archi
FERMO - Svelato il mistero sulla sparatoria in via Tobagi avvenuto nella notte tra lunedì e martedì. Le forze dell'ordine erano intervenute ma non avevano...

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FERMO - Svelato il mistero sulla sparatoria in via Tobagi avvenuto nella notte tra lunedì e martedì. Le forze dell'ordine erano intervenute ma non avevano potuto far nulla, si era trattato di una violenta lite tra due persone avvenuta in una proprietà privata. 


Una lite alla quale non erano seguite denunce di parte, anche se uno dei due litiganti era stato ferito alla testa ed era stato soccorso sanguinante. 
Dai racconti dei residenti si apprende che un uomo di colore, quello rimasto ferito, era salito in un appartamento insieme a una prostituta rumena. 
Il complice della donna, rumeno, mentre la coppia era appartata, aveva sfilato dal portafogli i soldi al cliente della squillo. 

Quando l'uomo si era accorto di essere stato derubato, e aveva capito da chi, era scoppiata una lite culminata con due colpi di pistola giocattolo esplosi dal rumeno contro il malcapitato cliente della squillo. 
Con l'arma finta il rumeno aveva continuato a colpire il poveretto in testa, utilizzando il calcio della pistola come martello. 

L'episodio aveva destato allarme. Un residente che aveva assistito alla scena dal balcone riferisce: "a Porto Sant'Elpidio i rumeni sono organizzati per lo sfruttamento della prostituzione. Le teste calde vengono allontanate da lì perché rovinerebbero gli affari. Così finiscono tutti qui i matti da legare". Una conclusione che, se fosse vera, sarebbe davvero poco rassicurante per il quartiere di Lido Tre Archi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico