Terremoto, pressing sui cantieri. Il commissario Legnini: «Non ci sono più scuse, forza con i progetti»

Terremoto, pressing sui cantieri. Il commissario Legnini: «Non ci sono più scuse, forza con i progetti»
FERMO - C’è un Comune del Fermano in cima alla classifica della ricostruzione privata nelle Marche. È Monteleone di Fermo dove, a giugno scorso, erano state...

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FERMO - C’è un Comune del Fermano in cima alla classifica della ricostruzione privata nelle Marche. È Monteleone di Fermo dove, a giugno scorso, erano state presentate 12 domande a fronte di 13 edifici che hanno subito danni lievi (92%). Ma è l’unico dato positivo. Perché, per il resto, nella nostra provincia, le richieste latitano. A cinque anni dal terremoto, all’Ufficio speciale per la ricostruzione sono state inoltrate meno della metà delle domande di intervento per danni lievi rispetto a quelle censite (569 su 1.194, il 47,65%).

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I dati

Percentuale che cala drasticamente per gli edifici danneggiati in modo grave, con 212 domande sulle 2.133 stimate (9,9%). Maglia nera per Monteleone che ribalta il podio dei danni lievi e finisce ultimo per quelli gravi (1 domanda su 12, 2%). Male pure Montelparo, con 3 domande su 72 (4%), Monsampietro Morico con 4 su 92 (4%), Monte Vidon Corrado con una su 23 (4%), Belmonte Piceno con 3 su 48 (6%), Massa Fermana con 3 su 52 (6%), Servigliano con 8 su 110 (7%), Falerone con 19 su 225 (8%), Montappone con 8 su 87 (9%), Monte Rinaldo con 6 su 63 (9%), Montefalcone Appennino con 6 su 69 (9%) e Santa Vittoria in Matenano con 9 su 90 (10%). Sopra il 10%, Amandola (66 domande su 596, 11%), Smerillo (8 su 67, 12%), Montegiorgio (24 su 187, 13%), Montefortino (39 su 278, 14%) e Ortezzano (4 su 23, 17%). Un po’ meglio, si diceva, la situazione per i danni lievi, che a Falerone e Ortezzano registrano il 65% di domande inoltrate (83 su 127 e 15 su 23), a Montappone il 63% (22 su 23), a Monte Rinaldo il 62% (11 su 18), a Massa Fermana il 55% (9 su 16), a Servigliano e Belmonte Piceno il 54% (29 su 54 e 14 su 26), a Montefalcone Appennino il 51% (14 su 27) e a Montelparo il 50% (20 su 40). Sotto il 50%, Montegiorgio (59 su 126, 47%), Smerillo (12 su 26, 46%), Montefortino (99 su 229, 43%), Amandola (141 su 350, 40%) e Santa Vittoria in Matenano (19 su 50, 38%). Chiudono Monsampietro Morico e Monte Vidon Corrado con il 27% (7 su 23 e 3 su 11).
Il report
Dati aggiornati a giugno, quando è stato presentato il terzo report della ricostruzione. Nonostante i mesi passati, però, nel Fermano, l’inoltro delle domande non ha fatto grossi passi avanti. «Non c’è niente che impedisce la presentazione dei progetti e l’erogazione delle risorse finanziarie. Di fronte a difficoltà imprevedibili, come la tempesta sui prezzi delle materie prime, il 110% di cui invochiamo la proroga e la saturazione del mercato edilizio, l’esigenza di chiarezza e trasparenza è enfatizzata, perché non si può continuare a dire che è colpa di qualcun altro». A parlare è il commissario straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini. Intervenuto, ieri mattina, alla riapertura del Comune di Monsampietro Morico, ha fatto il punto sulla ricostruzione.
La performance


«L’Usr Marche – le sue parole – ha segnato punti di performance soddisfacenti nelle pratiche della ricostruzione privata e pubblica. Lo Stato sta facendo la sua parte: con la Legge di bilancio, il governo ha stanziato altri sei miliardi per la ricostruzione privata». «Cittadini, professionisti e imprese – ha aggiunto – devono potersi fidare delle istituzioni che sovrintendono al processo di ricostruzione. Se vogliamo ricostruire questi territori, ognuno deve fare la sua parte. Oggi non ci sono più alibi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico