Terremoto, pressing sui cantieri. Il commissario Legnini: «Non ci sono più scuse, forza con i progetti»

Terremoto, pressing sui cantieri. Il commissario Legnini: «Non ci sono più scuse, forza con i progetti»
di Francesca Pasquali
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Venerdì 19 Novembre 2021, 09:31

FERMO - C’è un Comune del Fermano in cima alla classifica della ricostruzione privata nelle Marche. È Monteleone di Fermo dove, a giugno scorso, erano state presentate 12 domande a fronte di 13 edifici che hanno subito danni lievi (92%). Ma è l’unico dato positivo. Perché, per il resto, nella nostra provincia, le richieste latitano. A cinque anni dal terremoto, all’Ufficio speciale per la ricostruzione sono state inoltrate meno della metà delle domande di intervento per danni lievi rispetto a quelle censite (569 su 1.194, il 47,65%).

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I dati

Percentuale che cala drasticamente per gli edifici danneggiati in modo grave, con 212 domande sulle 2.133 stimate (9,9%). Maglia nera per Monteleone che ribalta il podio dei danni lievi e finisce ultimo per quelli gravi (1 domanda su 12, 2%). Male pure Montelparo, con 3 domande su 72 (4%), Monsampietro Morico con 4 su 92 (4%), Monte Vidon Corrado con una su 23 (4%), Belmonte Piceno con 3 su 48 (6%), Massa Fermana con 3 su 52 (6%), Servigliano con 8 su 110 (7%), Falerone con 19 su 225 (8%), Montappone con 8 su 87 (9%), Monte Rinaldo con 6 su 63 (9%), Montefalcone Appennino con 6 su 69 (9%) e Santa Vittoria in Matenano con 9 su 90 (10%). Sopra il 10%, Amandola (66 domande su 596, 11%), Smerillo (8 su 67, 12%), Montegiorgio (24 su 187, 13%), Montefortino (39 su 278, 14%) e Ortezzano (4 su 23, 17%). Un po’ meglio, si diceva, la situazione per i danni lievi, che a Falerone e Ortezzano registrano il 65% di domande inoltrate (83 su 127 e 15 su 23), a Montappone il 63% (22 su 23), a Monte Rinaldo il 62% (11 su 18), a Massa Fermana il 55% (9 su 16), a Servigliano e Belmonte Piceno il 54% (29 su 54 e 14 su 26), a Montefalcone Appennino il 51% (14 su 27) e a Montelparo il 50% (20 su 40). Sotto il 50%, Montegiorgio (59 su 126, 47%), Smerillo (12 su 26, 46%), Montefortino (99 su 229, 43%), Amandola (141 su 350, 40%) e Santa Vittoria in Matenano (19 su 50, 38%). Chiudono Monsampietro Morico e Monte Vidon Corrado con il 27% (7 su 23 e 3 su 11).
Il report
Dati aggiornati a giugno, quando è stato presentato il terzo report della ricostruzione. Nonostante i mesi passati, però, nel Fermano, l’inoltro delle domande non ha fatto grossi passi avanti. «Non c’è niente che impedisce la presentazione dei progetti e l’erogazione delle risorse finanziarie. Di fronte a difficoltà imprevedibili, come la tempesta sui prezzi delle materie prime, il 110% di cui invochiamo la proroga e la saturazione del mercato edilizio, l’esigenza di chiarezza e trasparenza è enfatizzata, perché non si può continuare a dire che è colpa di qualcun altro». A parlare è il commissario straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini. Intervenuto, ieri mattina, alla riapertura del Comune di Monsampietro Morico, ha fatto il punto sulla ricostruzione.
La performance
«L’Usr Marche – le sue parole – ha segnato punti di performance soddisfacenti nelle pratiche della ricostruzione privata e pubblica.

Lo Stato sta facendo la sua parte: con la Legge di bilancio, il governo ha stanziato altri sei miliardi per la ricostruzione privata». «Cittadini, professionisti e imprese – ha aggiunto – devono potersi fidare delle istituzioni che sovrintendono al processo di ricostruzione. Se vogliamo ricostruire questi territori, ognuno deve fare la sua parte. Oggi non ci sono più alibi».

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