Fermo, processo Verde Mare, tempi lunghi: un'altra stagione a rischio

Il camping Verde Mare
 FERMO - E’ cominciato dinanzi al giudice Barbara Bondi Ciutti , il processo sul Verde Mare che vede imputato per lottizzazione abusiva il titolare del camping di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
 FERMO - E’ cominciato dinanzi al giudice Barbara Bondi Ciutti , il processo sul Verde Mare che vede imputato per lottizzazione abusiva il titolare del camping di Marina Palmense Felice Chiesa. E' stata solo una prima udienza di smistamento e di fissazione del calendario dei prossimi appuntamenti nel corso dei quali si entrerà nel vivo del dibattimento. Il problema che si è posto tuttavia, è quello che si pone a chiunque abbia a che fare con il tribunale di Fermo ultimamente e cioé che i magistrati sono così sovraccarichi di lavoro che i rinvii sono piuttosto lunghi. Nel caso del Verde Mare, la prossima udienza si terrà il 10 maggio 2018, la seconda a novembre, la terza a febbraio per arrivare forse a sentenza nel lontano maggio 2019. Un calendario che rischia oggettivamente di compromettere anche la prossima stagione turistica. «Non possiamo fare altro che aspettare fiduciosi il processo - hanno dichiarato all’uscita Savino Piattoni e Francesco De Minicis, legali del Verde Mare - per dimostrare la totale infondatezza dell’ipotesi accusatoria. Ritenevamo e riteniamo oggi più che mai che al Verde Mare tutto sia in regola, che non ci sia alcuna lottizzazione abusiva, che il villaggio è gestito e realizzato correttamente nel rispetto delle normative al pari delle altre strutture presenti sul territorio regionale e nazionale». Resta il grave ritardo nell’esercizio della giustizia che si sta verificando quotidianamente al tribunale di Fermo, con giudici pieni di fascicoli e utenti in attesa per mesi se non per anni di una sentenza. 
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico