FERMO - Furti e droga sempre al centro dell’azione messa in capo dai carabinieri del comando provinciale di Fermo, che hanno messo a segno in questo inizio di settimana...
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I militari sono riusciti ad individuare il ladro seriale dei cantieri edili, recuperando anche una cospicua refurtiva. Il lavoro del Nucleo operativo e radiomobile ha richiesto un’indagine accurata, per risalire al responsabile di due furti avvenuti questo mese a Grottazzolina, dove sono state trafugate attrezzature per un valore di circa 10.000 euro. Determinanti ai fini dell’attività investigativa i filmati acquisiti, sia della videosorveglianza pubblica che privata. Una volta individuato l’autore delle due azioni criminose, gli uomini dell’Arma hanno effettuato una perquisizione a casa di un 44enne, T.C. le sue iniziali, italiano, residente in Lombardia, ma domiciliato a Fermo. Nell’abitazione è stata recuperata l’intera refurtiva trafugata alle due imprese nelle scorse settimane.
I carabinieri hanno rinvenuto anche altri attrezzi edili, riconducibili ad ulteriori 3 furti, avvenuti sempre nel Fermano dall’inizio di maggio ad oggi. Complessivamente, la merce supera i 15.000 euro di valore. Ora il 44enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo e dovrà rispondere davanti ai giudici di furto aggravato continuato. Impegno costante delle forze dell’ordine anche nella repressione del traffico di stupefacenti. Dopo i brillanti risultati delle scorse settimane, ancora attivi i carabinieri di Montegranaro, che hanno segnalato alla prefettura per uso personale di hashish un giovanissimo, appena maggiorenne, insieme ad altri due uomini del luogo di 27 e 45 anni, trovati in possesso rispettivamente di 1, 1,5 e 2,5 grammi di sostanza.
Sempre a Montegranaro, effettuando un controllo, i militari guidati dal comandante della locale stazione Giancarlo Di Risio hanno trovato in un casolare abbandonato 5 proiettili per pistola calibro 38 special, 5 proiettili per pistola calibro 7,65 e 19 dosi di hashish per complessivi 47 grammi, già divisa e pronta per essere distribuita sul mercato. Ora il lavoro degli inquirenti si concentra sul tentativo di individuare chi possa aver frequentato quell’immobile, trasformandolo di fatto in un covo dello spaccio, ma anche per la detenzione di munizioni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico