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PORTO SANT'ELPIDIO - Porto Sant’Elpidio esce da Marca Fermana con la contrarietà di Milena Sebastiani. La decisione presa l’altra sera in Consiglio - approvata con i pareri contrari dei civici Pierpaolo Lattanzi e Monica Genovese, di Moira Vallati del M5S e appunto l’astensione della presidente del Consiglio Sebastiani - ha sancito l’uscita dall’associazione dei Comuni fermani presieduta dal sindaco di Belmonte Piceno Ivano Bascioni, vicepresidente Daniele Gatti, di cui fanno parte Provincia, Cna, Confcommercio e Pro Loco.
I motivi
L’assessore al Turismo Emanuela Ferracuti chiarisce il motivo: Marca Fermana non ha fatto niente e chiede il doppio e mezzo della quota di adesione. A Porto Sant’Elpidio verrebbe a costare 2.500 euro all’anno, non più mille. Non è messa in discussione la persona del presidente, ma Bascioni ha deluso. «Negli ultimi due anni l’associazione ha perseguito poco le finalità per le quali si è costituita – dice Ferracuti –: l’attività di promozione turistica non si è svolta.
Annalinda Pasquali, capogruppo del Pd, rimarca che non è in discussione la persona del sindaco di Belmonte: «Ha avuto condizioni sfavorevoli, la sua gestione è coincisa con la pandemia, non si deve pensare che la gestione sia stata del tutto fallimentare. Marca Fermana nacque nel 2008 come rete dei Comuni e l’idea era ottima, dovremmo interrogarci sul perché non abbia funzionato, ci auguriamo di rientrare in un progetto che coinvolga tutti i Comuni». Per FdI, il capogruppo Giorgio Marcotulli sottolinea la necessità di fare squadra e Andrea Balestrieri ricorda la Consulta del turismo che non ha avuto seguito, ma il parere dirompente è dell’ex assessore al Turismo e presidente del Consiglio: «Non mi sento di applaudire la scelta e la mia maggioranza lo sa – spiega Sebastiani –: siamo l’unico Comune a uscire e non capisco perché non ci sia stato un confronto con gli altri enti, almeno i più grandi come Fermo e Porto San Giorgio. Mi sembra un abbandono della nave quando è in difficoltà. C’è stata l’opportunità di indicare nomi diversi da quello di un sindaco di un piccolo Comune e non è stato fatto. Bisogna fare le proposte quando si fa parte di un’associazione».
La replica
Un parere forte, richiede l’intervento del sindaco. «La decisione nulla ha a che fare con il profilo del presidente – rimarca Nazareno Franchellucci - ma una valutazione sul declino di enti di secondo livello va fatta. Enti che non sono riusciti a dare un imprinting a queste associazioni». Il riferimento è alla Provincia. Franchellucci ricorda che Porto Sant’Elpidio è stato anche il primo Comune a uscire dal Cosif, poi a ruota gli altri hanno fatto lo stesso. Non si augura questo a Marca Fermana ma «l’ente di secondo livello non dà frutti – afferma – tanto che, a gran voce si chiede il ritorno della Provincia come era in passato. Il ruolo dei Comuni non è di far parte di associazioni e versare quote ma è quello di collaborare con realtà omogenee, privati, di associarsi ad attività ricettive e similari per perseguire gli stessi obiettivi da portare avanti in un sistema di rete». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico