Truffe, allarme senza fine. Dirottato anche un bonifico, la polizia smaschera l'autrice del raggiro

Truffe, allarme senza fine. Dirottato anche un bonifico, la polizia smaschera l'autrice del raggiro
FERMO - Truffe sul web, ancora allarme, Nei giorni scorsi in Questura è stata presentata una querela per tentata frode informatica. Il reato punisce chiunque si introduce...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

FERMO - Truffe sul web, ancora allarme, Nei giorni scorsi in Questura è stata presentata una querela per tentata frode informatica. Il reato punisce chiunque si introduce senza autorizzazione in un sistema informatico, impossessandosi dei dati, e rappresenta una delle emergenze maggiori di questi ultimi mesi con l’aumento degli acquisti online.

LEGGI ANCHE:

Acquista un telefonino a un prezzo stracciato ma è solo una truffa

 

La vicenda denunciata era relativa al pagamento di alcuni mobili di pregio per il quale il venditore aveva inviato al compratore, tramite posta elettronica, la fattura per il pagamento. Una volta ricevuta la documentazione, però, l’acquirente aveva notato che le coordinate bancarie erano diverse da quelle di un precedente acquisto nella stessa ditta e relative a una banca che non conosceva. Contattato il venditore, quest’ultimo gli ha comunicato il corretto Iban sul quale ha provveduto al bonifico, recandosi in Questura per la denuncia.

L’indirizzo di posta elettronica del mittente era stato oggetto di phishing, una forma di truffa perpetrata acquisendo, in questo caso, il documento originale di posta elettronica – la fattura – subito dopo l’invio e sostituendola, dopo averla copiata, con un’altra con i dati modificati per farsi accreditare il bonifico su un conto corrente bancario aperto per l’occasione. In questi casi è opportuno modificare l’account.

Le indagini hanno consentito di risalire al titolare del conto corrente taroccato, una quarantenne residente a Napoli, denunciata per frode informatica. Sono in corso ulteriori accertamenti di polizia giudiziaria per ricostruire la dinamica del phishing.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico