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MONTE URANO - Un diploma da geometra, il lavoro (che non soddisfa in pieno) nella calzatura, l’attesa dell’esito di un concorso pubblico e un hobby, quello di realizzare portafogli. Poi arriva la pandemia che Francesco Ripani, 32 anni, trasforma in una spinta positiva per il suo futuro.
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Converte il garage dove il padre realizza le scarpe in un laboratorio per la produzione di portafogli in pelle, che disegna e fabbrica completamente a mano.
La riconversione
«Un giorno ho provato a fare un portafogli per me ed è riuscito bene, così, verso la fine del 2019 ho fatto delle prove. L’attività mi piaceva e ha cominciato a pensare ad un futuro nel settore della pelletteria» racconta il giovane monturanese che punta su qualità, sostenibilità e personalizzazione del prodotto per attirare i clienti. Gli strumenti sono i social, in particolare Instagram, e le vendite online. Francesco, per ora fa tutto da solo. Dalla progettazione del prodotto fino al marketing e alla vendita. I portafogli vengono realizzati esclusivamente e completamente a mano. «Impiego dalle 3 alle 4 ore e mezza per realizzare un portafoglio» afferma Francesco che in una fase di lavorazione utilizza 6 grane di carta vetrata, poi il prodotto viene rifinito da alcune pomate e cere particolari che arrivano dal Giappone. Proprio reperire l’attrezzatura adatta per la produzione è stata una difficoltà incontrata da Francesco: «Alcuni attrezzi che utilizzo arrivano dalla Corea, altri dal Giappone. Un’altra difficoltà è stata individuare il tipo di pellame adatto. Mentre la più recente è arrivata con la piattaforma online a cui mi ero appoggiato. Sono corso ai ripari e sto realizzando un e-commerce di proprietà».
L’e-commerce
Il giovane imprenditore racconta anche le prime esperienze con le vendite online, con i clienti che volevano vedere un video in diretta per accertarsi delle modalità di produzione del portafogli. Oppure delle richieste di informazione che arrivavano a mezzanotte: «Rispondevo la mattina seguente ma il potenziale cliente aveva già comprato altrove» conferma Francesco che poi aggiunge: «In base alla mia esperienza, servono una piattaforma e una procedura d’acquisto snella e veloce. Il cliente non vuole perdere tempo».
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Corriere Adriatico