Taglio del nastro all'ospedale di Fermo per i 18 letti di Medicina, Saltamartini rassicura anche su Emodinamica

Taglio del nastro all'ospedale di Fermo per i 18 letti di Medicina, Saltamartini rassicura anche su Emodinamica
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FERMO I posti letto pronti, il colore giallo domina in tutto il reparto. Alle pareti del corridoio due murales riportano frasi impegnative: «È quando lavoriamo insieme che avviene la prima guarigione» di David Hume e «Le difficoltà spezzano alcuni uomini ma ne rafforzano altri» di Nelson Mandela. Apre i battenti la nuova ala di Medicina con 18 posti letto, di cui 10 di terapia semi-intensiva, dell'ospedale di Fermo. 


La procedura

Il mese scorso, terminati i lavori, si era proceduto alla benedizione dei locali, ieri mattina l’inaugurazione formale, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e di un robusto parterre di rappresentanti istituzionali e politici. Un investimento da 600mila euro, quello che si è concretizzato al Murri, in parte con risorse proprie e in parte con i fondi del Dl 34 del 2020, che ha potenziato i posti letto di terapia intensiva e sub dopo la prima ondata di emergenza Covid. La medicina del Murri ora si trova distribuita in tre blocchi, comprendendo anche il reparto spostato da Amandola dopo il sisma. Al primario Stefano Angelici il compito di guidare la medicina. «Il Covid ha imposto un’accelerazione ed una crescita a livello professionale per tutti noi – le sue parole –. Una delle prime esigenze è quella di alleggerire il pronto soccorso e questi posti letto contribuiscono a dare una risposta. Per la prima volta a Fermo avremo posti di sub-intensiva, oggi siamo pienamente in grado di rispondere alle necessità. Ringrazio il direttore Grinta, lo sento sempre attento e presente». Al direttore dell’Area vasta 4 Roberto Grinta il compito di fare da padrone di casa, di guardare ai prossimi investimenti, dato che «il mese prossimo inaugureremo la nuova sala gessi e la casa della salute a Sant’Elpidio a Mare, con i medici di base all’intero della struttura. Con questi nuovi 18 posti letto proseguiamo la riorganizzazione dell’area medica, come abbiamo già fatto per quella chirurgica. Stiamo investendo nelle strutture territoriali mantenendo i conti in ordine».


La battaglia


L’assessore Saltamartini parte dalla grande battaglia contro il Covid, rimarca il successo della campagna vaccinale e le cure con gli anticorpi monoclonali. «Nel prossimo triennio Fermo avrà un nuovo ospedale, ci saranno nuovi medici formati ed investimenti sulle tecnologie. Dobbiamo risolvere il problema delle liste di attesa e sulla base del fabbisogno andremo ad intervenire per garantire risposte a tutti. Al direttore Grinta dico che nei prossimi mesi lo aspetta un grandissimo lavoro con il superamento dell’azienda unica, ai medici va dato quanto necessario per operare al meglio. Seguo con attenzione il Fermano, la robotica e l’Emodinamica arriveranno». Numerose le autorità, dalla vicaria della Prefettura, De Notaristefani, al vice questore Stavale. Presenti i deputati Mauro Lucentini e Lucia Albano, i consiglieri regionali Jessica Marcozzi e Marco Marinangeli, l’assessore alle politiche sociali di Fermo Mirco Giampieri. «In passato non si è fatto abbastanza, ora si sta costruendo, un passo alla volta – sottolinea Lucentini – le promesse oggi stanno diventando atti concreti, il nuovo ospedale si va a riempire di contenuti e intanto si agisce sulla struttura esistente. Focalizzarsi su piccolezze come un cartello per un turno scoperto ad Amandola, risolto nel giro di un’ora, non serve». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico