Nominata tutrice del fratello si appropria del suo denaro: arrestata donna di 60 anni

Nominata tutrice del fratello si appropria del suo denaro: arrestata donna di 60 anni
FERMO -  Sessantenne di origine ascolana residente ad Altidona arrestata dai carabinieri a Pedaso. La notizia è piovuta dal cielo nel fermano, la donna è...

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FERMO -  Sessantenne di origine ascolana residente ad Altidona arrestata dai carabinieri a Pedaso. La notizia è piovuta dal cielo nel fermano, la donna è un’insospettabile. La sua è una vecchia storia di famiglia: era tutrice del fratello e non avrebbe versato quanto avrebbe dovuto per conto del parente. Ora si trova rinchiusa nella sezione femminile del carcere di Pesaro e deve scontare una pena di tre anni per il reato di peculato continuato.

 

Chi la conosce nel suo Comune di residenza stenta a credere alla notizia, ne parla come di una persona che potrebbe anche essere incappata in errore ma la legge non ammette ignoranza. Nel diritto penale il peculato è il reato commesso da un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che, avendo una disponibilità di denaro o altra cosa mobile altrui, in ragione del suo ufficio o servizio se ne appropria indebitamente. 


Al termine delle formalità di rito la donna è stata portata in prigione. I militari di Pedaso hanno trasmesso all’autorità giudiziaria tutta la documentazione. Ce ne sono tantissime di storie del genere ovunque, storie che vedono coinvolti fratelli e sorelle, con persone che finiscono sotto processo in quanto amministratori di parenti affetti da problemi. In questi casi il tutore è pubblico ufficiale, ha una funzione pubblica: l’appropriazione di somme spettanti all’interdetto ricevute dal tutore, in ragione del suo ufficio, integra il delitto di peculato. 


Sempre i carabinieri ma, stavolta, di Monterubbiano, hanno denunciato alla procura della Repubblica di Fermo un calabrese 25enne originario di Melito Porto Salvo residente a Roma. L’uomo nel marzo scorso aveva raggirato una ragazza del paese, le aveva sottratto la carta postepay prepagata nominativa e aveva prelevato 150 euro. È accusato di frode informatica. Spostandoci a Montegranaro, i militari della locale stazione hanno sorpreso un 21enne in giro dopo il coprifuoco. Il giovane originario di Macerata e residente nel comune fermano, è stato fermato la sera tardi durante i controlli. Da subito si è mostrato agitato, nervoso, come se volesse nascondere qualcosa. E così, insospettiti, lo hanno perquisito e gli hanno trovato addosso poco meno di un grammo di marijuana, quantitativo per uso personale. La sostanza è stata sequestrata e il 21enne è stato segnalato alla prefettura per possesso di droga, segnalato anche perché in giro durante il coprifuoco. Nei controlli per verificare il rispetto delle restrizioni anti contagio negli ultimi due giorni il comando provinciale carabinieri di Fermo ha sanzionato 5 persone, o perché in giro senza mascherina o perché a spasso dopo le dieci di sera. 

 

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Corriere Adriatico