Nodo dei rinnovi dei contratti: restano con il fiato in sospeso 40 operatori sanitari del Murri

Nodo dei rinnovi dei contratti: restano con il fiato in sospeso 40 operatori sanitari del Murri
FERMO - Appena quattro giorni all’annunciato sit-in delle forze sindacali in programma per martedì prossimo, fuori dai presidi sanitari della provincia, per...

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FERMO - Appena quattro giorni all’annunciato sit-in delle forze sindacali in programma per martedì prossimo, fuori dai presidi sanitari della provincia, per protestare contro la carenza di personale. Permane lo stato di agitazione, proclamato già dal 30 settembre scorso e si attendono segnali distensivi dalla Regione Marche, oppure la protesta proseguirà come annunciato la scorsa settimana. 

 


La protesta


Tutti i referenti sindacali delle Rsu, Cgil Cisl e Uil, alla presenza del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, hanno annunciato una protesta vistosa, in assenza di risposte certe sul rinnovo contrattuale di 40 operatori sanitari in scadenza e su un piano di assunzioni straordinarie. Ufficialmente, ad oggi non ci sono stati incontri né convocazioni partite da Palazzo Raffaello, per fornire le garanzie richieste a sindacati e lavoratori della sanità pubblica. Ma dietro le quinte i contatti tra sindacati e rappresentanti politici, dal livello locale a quello regionale, non sono mancati, in cerca di una mediazione. Se non arriveranno segnali prima di martedì, il 22 novembre le sigle sindacali saranno in strada con una campagna di volantinaggio, davanti all’ospedale Murri e forse anche in prossimità di alcune sedi distrettuali. Nel frattempo, il direttore dell’Area vasta 4 Asur, Roberto Grinta, nei giorni scorsi ha tranquillizzato sul fronte dei contratti a tempo determinato in scadenza a fine 2022, mostrandosi fiducioso sul buon esito del rinnovo. Un’apertura giudicata positivamente dal segretario regionale Fp-Cisl Giuseppe Donati, che però, ha precisato, «non basta a far calare il livello di mobilitazione fino a quando non ci sarà certezza ed ufficialità dei rinnovi, ma anche di nuove assunzioni per la sanità fermana».


Il divario


Cisl e le altre organizzazioni sindacali battono sul gap di risorse umane in Area vasta 4, nell’ordine del 20% in meno rispetto alla media che si registra in tutta l’Asur. Altro problema, ma che certo non riguarda solo il Fermano, è quello della carenza di medici di base. Questa settimana si è data soluzione al vuoto di un medico di medicina generale a Rapagnano, con l’entrata in servizio di una nuova dottoressa. Restano però le difficoltà in altre zone della provincia, a partire da Petritoli, dove si è sin qui sopperito incrementando i massimali dei medici operativi nella stessa area. 


I medici di base


Nel 2023 sono numerosi i professionisti prossimi alla pensione e, come sperimentato spesso nel recente passato, i bandi per le sostituzioni temporanee faticano sempre di più a trovare candidature tra i giovani medici.

 

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Corriere Adriatico