FERMO - Quella del 2017 sarebbe stata la 13esima edizione di “Jazz e non solo jazz”: la manifestazione che Stefano De Minicis, scomparso sabato a Fermo, aveva...
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«Stefano, persona di cultura, educata, elegante, amico leale e sincero, sarà sempre insieme a noi - dicono Alfieri, Petruzzi e Teodori - . La città perde un appassionato protagonista. Il grande impegno che metteva nell’organizzazione della rassegna era il frutto di un forte amore per la musica e rispetto per chi la faceva».
Ci ha sempre colpito quel suo essere capace di mettere gli artisti a proprio agio, sia che si trattasse di grandi nomi o di esordienti, ai quali ha voluto dedicare spazi sempre più importanti nel corso degli anni, ottenendo anche la partecipazione e il riconoscimento del Conservatorio “Pergolesi” di Fermo e dei suoi artisti.
Consapevole di essere riuscito a coinvolgere un pubblico preparato, attento e numeroso, ai musicisti offriva la possibilità di dare tutto di sé: dall’organizzazione tecnica alla cura nell’allestimento scenico, sapeva rendere la loro partecipazione alla rassegna un’esperienza ricca e piacevole». Convinto che il pubblico meritasse artisti appassionati e onesti, ha saputo attirare intorno a “Jazz e non solo jazz” centinaia di persone che, di edizione in edizione, hanno seguito la rassegna con interesse e curiosità, raggiungendo numeri importanti, inusuali per i contesti jazzistici.
«Impossibile non farsi contagiare dal suo entusiasmo - continuano gli amici - . Ne siamo stati coinvolti in prima persona. Mai che avesse dimenticato di omaggiare le cantanti con un mazzo di fiori e un baciamano!».
Sulla scomparsa di Stefano De Minicis, anima del festival “Jazz e non solo jazz”, interviene anche il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Un fermano innamorato di questa città che ha dato molto alla crescita musicale di Fermo. In questi momenti si prova una grande tristezza ma anche il forte desiderio di proseguire il percorso che aveva intrapreso per onorare la sua memoria». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico