Fermo, molestie e minacce alle donne in casa e sul lavoro: cinque denunciati

Fermo, molestie e minacce alle donne in casa e sul lavoro: cinque denunciati
FERMO - Malgrado la nuova legge, comunemente conosciuta come Codice rosso, non accennano a diminuire i reati inerenti le violenze di genere in provincia. I carabinieri, infatti,...

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FERMO - Malgrado la nuova legge, comunemente conosciuta come Codice rosso, non accennano a diminuire i reati inerenti le violenze di genere in provincia. I carabinieri, infatti, negli ultimi giorni, hanno segnalato in tutto 5 persone per violenze e persecuzioni nei confronti delle donne. Una vera e propria emergenza sociale.


Botte alla moglie e alla figlia, scatta il divieto di avvicinamento

In particolare i militari dell’Arma di Fermo hanno deferito due uomini, un italiano e un macedone, con l’accusa di atti persecutori nei confronti delle ex compagne, dalle quali hanno cessato ogni legame. Purtroppo, come spesso accade in questi casi, i due, non avendo metabolizzato la fine della relazione sentimentale, avevano iniziato a perseguitare le loro ex compiendo numerose telefonate modeste, oltre che ripetute incursioni nella vita delle vittime, costrette a denunciare i fatti ai carabinieri che hanno quindi segnalato i due.
 
Nei confronti di un cittadino algerino è stato invece effettuato l’allontanamento dalla casa familiare con il divieto di avvicinamento all’ex moglie disposto dall’autorità fiudiziaria, dopo che più volte era stato denunciato dai carabinieri per episodi di maltrattamenti in famiglia. Inoltre, i militari hanno denunciato anche un italiano per maltrattamenti in famiglia, poiché si era reso responsabile di minacce e ingiurie reiterate nel tempo nei confronti della madre convivente, nel vano tentativo di indurla a intestargli la casa di proprietà.
Il lavoro

L’ultimo caso riguarda un cittadino pakistano che è stato deferito per atti persecutori e violenza sessuale nei confronti di un’imprenditrice. L’uomo, dopo averla vessata per diverso tempo con comportamenti molesti, per indurla a farsi riassumere nel precedente incarico di lavoro o comunque per ottenere altri benefici economici, durante un recente incontro, l’ha anche pesantemente palpeggiata: da qui è scattata la denuncia per violenza sessuale. Casi diversi, dunque, con un unico genere di vittima: le donne. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico