Tipicità, a Fermo le Marche nel mondo: «Qui c’è l’armonia dei sapori». Ecco gli appuntamenti

Tipicità, a Fermo le Marche nel mondo: «Qui c’è l’armonia dei sapori».
FERMO È conto alla rovescia per l’edizione numero 32 di Tipicità, da sabato 9 a lunedì 11 al Fermo Forum di Molini Girola, dedicata, quest’anno,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FERMO È conto alla rovescia per l’edizione numero 32 di Tipicità, da sabato 9 a lunedì 11 al Fermo Forum di Molini Girola, dedicata, quest’anno, come dice il claim, all’Armonia di sapori e territori, edizione che guarda al Giappone, all’Expo di Osaka 2025. La kermesse non è più solo culinaria, ma approfondisce tematiche legate al turismo e territorio e non solo. Un evento che oggi ha caratura regionale: sabato e domenica la fiera aperta dalle 9.30 alle 21, lunedì dalle 10 alle 20. Il taglio del nastro sabato alle 12.  


L’impegno


«Nelle Marche – commenta il presidente della Regione Francesco Acquaroli – sono poche le manifestazioni che mettono d’accordo tutti. Questa è una di quelle. Nel corso degli anni è stato costruito un contenitore che va al di là dei 3 giorni in cui si svolge. Tipicità è una manifestazione di grande valenza promozionale e commerciale, porta a far scoprire le Marche e offre occasioni di destagionalizzazione». Una manifestazione che, rileva il direttore Angelo Serri, «quest’anno riprende lo slancio che aveva prima del Covid. Sarà un contenitore di eventi, di marketing territoriale, non si parlerà solo di cibo. Ci saranno oltre 180 eventi per parlare di tutto questo, per approfondire turismo e territorio, per raccontare le eccellenze delle Marche». Organizzata dal Comune di Fermo, co-organizzata da altri Comuni, con la collaborazione di Regione, Camera di Commercio, Anci, con la presenza ancora dei tre atenei partner, le università di Camerino e Macerata e la Politecnica delle Marche, la manifestazione vedrà ospiti realtà italiane ed estere. «Sono diverse – aggiunge Serri –: saranno sette le regioni italiane coinvolte e diversi i Paesi esteri, tra cui l’Ucraina, fortemente voluta dal comune di Fermo». Oltre all’Ucraina ci sarà la possibilità di conoscere la Francia e la Germania; la Cina, il Gambia e gli Emirati Arabi Uniti, ai quali si aggiunge anche il Sud Africa. Ci sarà pure il Giappone, che merita una menzione apposita, perché parte di un percorso che guarda a Oriente, al Paese del Sol Levante, alla città di Osaka che ospiterà il prossimo Expo. «Guardiamo al Giappone – precisa il direttore di Tipicità – in un percorso già iniziato verso Osaka 2025. E nel frattempo, a novembre, ci sarà la settimana della cucina italiana nel mondo, sempre in Giappone».

Tipicità diventa sempre più marchigiana

Tipicità diventa quindi sempre più marchigiana e di Marche si parlerà anche in occasione del confronto sulle prospettive della comunità regionale e sugli scenari di riferimento con i rettori degli Atenei partner condotto (sabato alle 11) dal direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi al quale interverranno Graziano Leoni, rettore a Camerino, John Francis McCourt, di Macerata, e Gian Luca Gregori, della Politecnica di Ancona. Sottolinea la forza della regione anche il sindaco della città di Fermo, Paolo Calcinaro: «Una manifestazione di tutte le Marche, la folla arriva da tutta la regione e uno dei fattori chiave è proprio questo». Ma parlare di territorio vuol dire anche parlare di ricostruzione. «Ricostruzione – commenta il commissario Castelli – ma anche riparazione. Non vogliamo le case nuove vuote, vogliamo che quello che ricostruiamo torni a riempirsi». Riferimento, qui, al programma Next Appennino e per fare qualcosa di concreto per colmare i gap, ritiene Massimo Tombolini, direttore generale del Banco Marchigiano, «bisogna lavorare in sinergia, metterci la faccia, fare attività. Allora il contributo della nostra terra sarà grande». Non si ferma quindi l’entusiasmo per la kermesse, come del resto non si è fermato nemmeno durante la pandemia. Saranno 3 giorni pieni, con un programma denso di eventi, con il padiglione diviso in 3 aree, Tipicità Experience, Autokton, Mercatino. E poi show cooking, laboratori, acquisti di prodotti di alta qualità e altro ancora, con l’ingresso a 8 euro (4 i ridotti) per una vetrina che torna a rinnovarsi.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico