Fermo, dalla mammografia all'otorino: sono lunghissimi i tempi di attesa per gli esami e le visite

Fermo, dalla mammografia all'otorino: sono lunghissimi i tempi di attesa per gli esami e le visite
FERMO -  Sindacati sul piede di guerra a Fermo per quelli che vengono definiti forti disservizi e carenze nella sanità dell’Ast. La coordinatrice della Rsu, Anna...

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FERMO -  Sindacati sul piede di guerra a Fermo per quelli che vengono definiti forti disservizi e carenze nella sanità dell’Ast. La coordinatrice della Rsu, Anna Donataccio oltre a elencare i disagi per la situazione nella sanità fermana, annuncia una serie di iniziative, non escluso l’indizione di uno sciopero, per sensibilizzare la popolazione sullo stato di salute dell’Ast. Infatti, in questo mese, si parla con insistenza del 24 febbraio, la Rsu e le sigle sindacali, organizzeranno una prima manifestazione davanti l’ospedale Murri proprio per spiegare ai cittadini quello che sta accedendo, secondo le parti sociali, nella sanità del territorio. 

 

«Chiameremo a raccolta – scrive la Donataccio - i lavoratori della sanità pubblica, le associazioni dei malati, i comitati, i sindaci, tutti i cittadini che vorranno sostenerci. Chiederemo anche la convocazione di una conferenza dei sindaci aperta a tutti anche ai cittadini ove poter spiegare le ragioni di una protesta ormai inevitabile. Il tempo che la Rsu darà ai soggetti deputati a trovare immediatamente soluzioni concrete è breve. Prime tra tutti, dovranno arrivare le proroghe del personale a tempo determinato in scadenza ad aprile poi la stabilizzazione dei precari aventi diritto. In assenza di una continua, costante, fruttuosa interlocuzione con AST e Regione, si arriverà allo sciopero». Un messaggio chiaro quello che arriva dalle parti sociali e che fa intravedere un futuro non proprio roseo per la sanità del territorio. E quello che segue è un vero e proprio atto di accusa nei confronti della direzione dell’Ast e della Regione, in particolare, se riferito alla carenza dell’organico. «In più occasioni – si legge nella nota - sono state rilasciate rassicurazioni della direzione di Ast e dell’assessore alla Sanità volte a dare speranza di una compensazione reale del suddetto gap ma per lo più si sono rivelate il tentativo di addolcire la realtà, molto preoccupante in cui versa la sanità della provincia di Fermo. Nonostante tali rassicurazioni, nella sanità fermana si continua ad avere a che fare con liste di attesa talvolta inaccettabili, complicato accesso alle prestazioni per agende chiuse o bloccate, difficoltà a reperire posto letto in ospedale o collocare un anziano in una struttura di lungodegenza e Rsa. Le nostre Medicine sono diventate lungodegenze con medie di permanenza dei ricoverati quasi doppie a quelle auspicate». 



E proprio sulle liste di attesa i ritardi che si registrano nell’Ast di Fermo destano più di una preoccupazione, con tempi per una prestazione specialistica o diagnostica che arrivano, addirittura, nel 2024. «Le prestazioni programmabili P (le urgenze hanno canali diversi seppur anche per queste non mancano difficoltà a trovare risposte sul territorio della provincia di Fermo) : per la prenotazione di una mammografia bisogna aspettare il 2024; per la prenotazione di Colon e Gastro agende chiuse per tutto il 2023; per una prima visita cardiologica a Fermo agende complete per tutto il 2023; per una visita oculistica bisogna aspettare fino a settembre 2023; per una visita otorino bisogna attendere almeno quattro mesi; bisogna aspettare novembre per poter prenotare una visita urologica o un Holter cardiaco; per un ECG sotto sforzo invece bisogna proprio rinunciare in quanto non presente in agenda quindi non prenotabile nel 2023». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico