FERMO - Non solo a Monterubbiano sono arrivati i lupi per azzannare pecore e agnelli. Un paio di giorni prima c’era stata un’altra strage di ovini a Montegiorgio. Lo...
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Per gli Scartozzi, che vivono sotto il paese in una collinetta che sembra un angolo di paradiso, le bestie rappresentano tutto: il lavoro, il sostentamento, la vita. Queste persone amano i loro animali come se fossero componenti della famiglia. E il bilancio del dramma ancora non è tracciabile. Maurizio Amici, il veterinario, spiega infatti che «Nella bocca del lupo c’è una flora batterica micidiale, l’animale morso, se non trattato subito con forti dosi di penicillina, non si riesce a salvare. La morte può sopraggiungere a distanza di un mese e mezzo, anche due». L’emergenza è alle stelle. I lupi avrebbero dovuto cacciare i cinghiali «Ma sono aumentati sia i cinghiali che i lupi – riferisce il veterinario – un lupo è stato investito alla stazione di Osimo, ormai sono scesi fino al mare».
Questi animali selvaggi nel Fermano hanno trovato l’ambiente ideale perché trovano riparo tra i tanti fossi e calanchi. A Montegiorgio nella notte tra domenica e lunedì un altro gregge è stato assaltato dai lupi. E’ uno stillicidio. Da Gianna e Fabrizio Scartozzi un episodio del genere, ma di minore entità, c’era stato solo due mesi fa. E’ stata informata la polizia provinciale, è stato chiesto un sopralluogo. La nuova legge regionale è stata deliberata dalla giunta il 20 novembre. La Regione risarcisce i danni con 15mila euro in tre anni ma è un attimo superare quella cifra in queste condizioni. E il problema non è di oggi «Ma ormai di qualche anno – fa sapere il veterinario. Solo che adesso si è superato il limite».
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Corriere Adriatico