Lesioni aggravate, fratelli condannati Terminato il processo sul capannone

Lesioni aggravate, fratelli condannati Terminato il processo sul capannone
PORTO SANT'ELPIDIO - Concluso il processo contro Andrea e Graziano Sassano. Il collegio penale presieduto dal giudice Ugo Vitali Rosati li ha condannati a 3 anni e sei mesi...

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PORTO SANT'ELPIDIO - Concluso il processo contro Andrea e Graziano Sassano. Il collegio penale presieduto dal giudice Ugo Vitali Rosati li ha condannati a 3 anni e sei mesi per il reato di lesioni aggravate nei confronti di Cesare Speca, mentre li ha assolti per estorsione, l'altro capo d'imputazione. Nell'udienza precedente la deposizione di Spreca ha sorpreso i giudici e il pubblico ministero. L'uomo avrebbe fornito informazioni frammentarie, dicendo più volte di non ricordare i fatti. Nella denuncia iniziale Speca avrebbe raccontato di essere stato minacciato con un'arma e costretto a restituire degli assegni.




All'origine dei fatti pare ci fosse stata la vendita di un capannone di proprietà di Speca ai Sassano. Secondo i racconti che la parte offesa avrebbe fatto alla polizia, i due fratelli dopo averlo pagato con degli assegni, lo avrebbero minacciato con una pistola e più volte picchiato per farsi restituire i soldi. Il referto dell'ospedale, che attestava una prognosi di 45 giorni, ha fatto si che si procedesse per le lesioni aggravate e la conseguente condanna. I due fratelli sono difesi dagli avvocati Angelo Ruberto del foro di Lucera e Andrea Albanesi, mentre Speca dall'avvocato Anna Indiveri. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico