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FERMO - Hanno accerchiato ed aggredito una ragazza di origine kosovara, probabilmente per questioni legate al mondo della prostituzione. A mettere in salvo la donna e fermare un terzetto di giovani i carabinieri della stazione di Montegranaro e quelli del Nucleo operativo e radiomobile, intervenuti tempestivamente dopo una segnalazione telefonica arrivata alla centrale operativa.
L’operazione ha portato all’arresto di un 23enne albanese, irregolare sul territorio nazionale e destinatario di un decreto di espulsione. Con lui c’erano anche altri due connazionali, rispettivamente di 22 e 28 anni, il primo pregiudicato.
La chiamata
Tutto è partito da alcune persone che non hanno esitato a chiamare le forze dell’ordine, notando una donna accerchiata in una zona agricola di Montegranaro.
La diagnosi
I sanitari hanno riscontrato lesioni multiple al volto, capo, arti superiori e inferiori, e frattura delle ossa nasali. Un pestaggio in piena regola, connesso secondo gli inquirenti alla tratta di giovani straniere finalizzata all’esercizio della prostituzione. La donna ora è custodita in una struttura protetta. Dopo le formalità di polizia giudiziaria e come disposto dalla Procura della Repubblica di Fermo, l’unico incensurato dei tre è stato posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione. Gli altri due sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza del Comando. In sede di udienza di convalida, gli albanesi sono stati sottoposti ad obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in attesa dei termini a difesa richiesti dal loro legale.
Il legame
Un episodio, quello capitato a Montegranaro, che evidenzia come la piaga della prostituzione, se pur molto meno “visibile” in strada rispetto ad alcuni anni fa, sia tuttora presente nel territorio. Il caso della giovane kosovara evidenzia anche l’importanza della collaborazione da parte della comunità. Determinante è stata infatti la segnalazione dell’aggressione in corso, seguita dall’azione tempestiva delle pattuglie. Il fermo dei tre albanesi arriva proprio alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ricorrenza che cade quest’anno in un periodo di particolare attenzione e sensibilità sul tema. Dall’inizio del 2023, l’Arma della provincia di Fermo è intervenuta già in 65 casi, attivando il Codice Rosso a tutela delle vittime di violenze e maltrattamenti.
Il fenomeno
L’attenzione sul problema rimane alta, come l’attività di sensibilizzazione, affinché si denuncino senza esitazione situazioni di potenziale pericolo e condotte aggressive. Importante in questo contesto anche il lavoro svolto dai Centri antiviolenza attivati in provincia di cui riferiamo i dati nella pagina accanto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico