FERMO - D’Europa, dei suoi valori, dei muri da abbattere e di futuro ha parlato ieri il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi durante la...
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«Avevamo programmato la presentazione dei nostri giovani laureati in piazza del Popolo - esordisce - perché la laurea, oltre a essere un primo obiettivo raggiunto per i ragazzi e per le vostre famiglie, è un valore per la nostra società che vede in questi giovani un capitale umano in grado di garantire la crescita e la pace. La piazza altro non è che un modo per condividere questi valori con la città. Molti pensano che questo sia un momento difficile, ma così è stato sempre: se parlate con i vostri nonni e genitori vi diranno che anche ai loro tempi era dura, molto più dura di oggi.
«Voi siete nel periodo più bello della vostra vita, essere giovani non è però solo una questione anagrafica, ma è anche il modo con cui si decide di affrontare la vita, cercando soluzioni ai problemi che ci si presentano di volta in volta». Per il rettore lo sguardo deve essere rivolto all’Europa: «Dovete pensare che l’Europa è il vostro Paese. L’Europa è l’insieme di tante culture che si rispettano a vicenda, è portatrice di quei valori che ci hanno permesso di avere 70 anni di pace.
«E allora perché buttare via tutto questo, per la paura della diversità? Perché non possiamo confrontarci con culture differenti dalla nostra? Oggi vi siete laureati, siete portatori di conoscenza e dei valori europei. Voi siete il futuro. L’augurio che vi faccio è quello di contribuire a questo bellissimo sogno che è l’Europa».
E’ questo il secondo anno della cerimonia delle lauree in piazza del Popolo, un evento che vuole diventare una tradizione e che ieri, per via della temperatura pungente e del forte vento, è stata trasferita nell’altrettanto splendida cornice del teatro dell’Aquila, pur sempre nel cuore della città. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico