FERMO - «Pippo sta in cielo perché deve lucidare le stelle, spolverare le nuvole e insegnare a Gesù ad andare in moto». Ci ha provato don Michele Rogante...
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Al funerale, questa mattina nella chiesa di San Domenico, era in tantissimi, tutti stetti attorno alla mamma Laura, al papà Pedro e alla sorellina Chloe. Una cerimonia sobria e composta, a cui hanno preso parte anche il sindaco, gli assessori del Comune e la comunità peruviana di Fermo, e che si è conclusa con un lungo applauso e il lancio in cielo di tanti palloncini bianchi nel momento in cui la piccola bara è uscita dalla chiesa.
«Prima di provare a condividere con voi un qualsiasi pensiero – ha detto il parroco iniziando l’omelia – metto le mani avanti. Fare una sintesi di questi ultimi giorni non è stato molto facile per me. Sono stati giorni intesi, drammatici, ma anche pregni di amore e di affetto. Credo di non aver mai ricordato un’esperienza simile come intensità. Non vi dirò – ha continuato don Michele – una cosa che forse tutti aspettate, la risposta al perché di quello che è successo, perché non lo so e perché non è questa la domanda su cui dobbiamo concentrare la nostra attenzione. Dobbiamo allargare lo sguardo e, se anche rimane per noi impossibile capire il perché di quello che è accaduto, possiamo sempre affidarci al Signore e chiedergli la forza per superare ogni cosa. Non stiamo celebrando un funerale, ma ci stiamo affacciando a una finestra che va molto oltre; questo è un passaggio, non un punto». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico