Fermo, guerra alla droga: blitz e inseguimenti, preso un pusher

Fermo, guerra alla droga: blitz e inseguimenti, preso un pusher
FERMO - E’ guerra dichiarata agli spacciatori che fanno affari lungo la costa. La zona più battuta resta Lido Tre Archi. Ieri pomeriggio in via Pietro Nenni...

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FERMO - E’ guerra dichiarata agli spacciatori che fanno affari lungo la costa. La zona più battuta resta Lido Tre Archi. Ieri pomeriggio in via Pietro Nenni l’ultima operazione. Diverse persone sono state controllate e segnalate e un uomo è stato accompagnato in Questura. Per un pelo non si è acciuffato l’uomo che gli inquirenti considerano il boss. Impegnate nell’operazione due volanti della squadra mobile più una pattuglia in borghese della Questura oltre e il Nucleo Radiomobile dei Carabinieri. 

Intorno alle 14 un agente in borghese in bicicletta si è lanciato all’inseguimento di una persona sospettata di essere il boss.
 
Dopo un lungo pedinamento ha cercato di raggiungere il sospettato con la bici ma qualcosa è andato storto e durante l’inseguimento l’agente è rimasto ferito. Fermate quattro persone tra la via dei bar, Aldo Moro, e via Nenni. E’ stretta sulle piazze dello spaccio, a Tre Archi come a Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Obiettivo stroncare un business ben radicato in aree dove proliferano bunker della droga, laboratori e spacci per confezionare e vendere fiumi di polvere bianca a ogni ora del giorno e della notte per un giro d’affari spaventoso. Aumentano i controlli e i traffici si spostano di qualche metro. Finora è stato impossibile arrivare al capo ma stavolta le forze dell’ordine ci sarebbero andate vicino. Il dispiegamento di uomini e mezzi è stato notevole, i residenti parlano di una trentina di poliziotti e carabinieri in perlustrazione. 


Controlli anche negli appartamenti considerati covi degli spacciatori. Chi abita da quelle parti dice che poliziotti e carabinieri non ci vanno per il sottile: «hanno controllato perfino sotto il pavimento ma non hanno trovato niente» una voce tra tante. Già perché sotto il pavimento si nascondono i tesoretti più consistenti. Oramai però le piazze dello spaccio sono presidiate. «Il succo della questione è che Tre Archi ringrazia» dice Luciano Romanella, politico attivo e attento alla costa fermana «un plauso alle forze dell’ordine che con queste azioni mirate stanno ottenendo risultati mai sperati prima».
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Corriere Adriatico